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Archive for dicembre 2007

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Ricordate la metà degli anni 90? Un sederino fasciato in uno slip ed un treccione biondo; era lei la ragazza oggi più presente sui rotocalchi, televisioni e cinematografi. Ne ha fatta di strada la ragazzina che sgambettava a Zelig nelle pantomime con Claudio Bisio. Poi Striscia la notizia, qualche film e molte comparsate. Sempre allegra pimpante con un famoso e favoloso matrimonio alle spalle oggi si ritrova ad essere in cima alle classifiche di notorietà per il 2007. Auguri alla bella (e rifatta) Michelle. Da l’Unione Sarda riprendiamo: « Dal Festival di Sanremo al musical con Cabaret, da Striscia la notizia al cinepanettone Natale in Crociera, passando per i flirt con Daniele Pecci e Luigi De Laurentiis: c’è stato sempre un buon motivo per parlare (e scrivere) di Michelle Hunziker, che così, a fine anno, risulta il personaggio più mediatico del 2007, numero uno per copertine, articoli e contenuti web conquistati.
Quella di Michelle Hunziker è un’esposizione record: basti pensare che Laura Chiatti, al secondo posto, ha ottenuto meno della metà dello spazio sui media. Al quarto posto Simona Ventura. I personaggi della classifica sono stati poi sottoposti al gradimento dei lettori di “Tv Sorrisi e Canzoni”, che hanno fatto scendere la Hunziker in seconda posizione, con un voto medio di 7,29, superata dall’ex marito Eros Ramazzotti, che quanto a citazioni sui media è solo diciassettesimo. I primi dieci classificati per popolarità sono: Michelle Hunziker (1727 punti), Laura Chiatti (700), Riccardo Scamarcio (604), Simona Ventura (572), Ilary Blasi (522), Anna Falchi (459), Nina Moric (444), Francesco Coco (409), Alena Seredova (385) e Gigi D’Alessio (355).
Per Gradimento: Ramazzotti, Hunziker, Scamarcio, Pecci, Chiatti, Ilary Blasi, Brad Pitt, Alena Seredova, Simona Ventura, Elisabetta Canalis.»

Gossip.Ne ha fatta di strada Roberta
Arouetvoltaire – Il mio Blog libero – lunedì 31 dicembre 2007

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Una volta era “il quotidiano del partito Comunista Italiano”, ma ne è passata di acqua sotto i ponti ed è stata tanta che ha lavato, io credo, tutto quello che c’era di sinistra. Un dilavamento continuo che ha snaturato il giornale fondato da Antonio Gramsci che si rivolterebbe nella tomba a leggere le bestialità che vi si pubblicano oggi. Leggo. “perché la sinistra attacca Veltroni” è la domanda scandalizzata che si fa Vita pur rendendosi conto di quanto abbia nociuto al “signor Sindaco di Roma” l’essere andato via dal campidoglio nella discussione sulle «unioni civili» cedendo al ricatto del Vaticano. Piange, l’Unità sul fatto che il PD, che tanto piace al sindaco-segretario-del nulla, non piaccia alla Sinistra Arcobaleno ed in genere alla sinistra. Alcuni giudizi sono poi abominevoli. E’ recentissimo un articolo che riguarda i poveri del mondo, i diseredati, i sotto-paria che il colonialismo ancora imperante sfrutta e che una volta l’Unità, quando era l’Unità assurgeva a simbolo di umanità da difendere e far progredire. Il giudizio cui mi riferisco è recentissimo e mi ha portato, in prima battuta a non leggere completamente l’articolo. Un articolo sui paria che erano nientemeno che “quaranta predoni di greggio nigeriani”. E semplicemente abominevole che l’ex giornale di sinistra abbia penne tanto di destra che ignorino non solo la storia, ma la decenza. Vorrei scrivere di quest’aberrazione, ma nella blogosfera ho trovato chi lo ha fatto in maniera garbata, ma scioccante e vi prego di leggere la vicenda. Ripeterla dal giornale non posso (appunto mi sono rifiutato di continuare), ma qui, con Gravioso l’abominio diventa sublime.

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La “Guerra di Charlie Wilson” ha molto destato le preoccupazioni dell’attrice Giulia Roberts (40 anni) che temeva si vedesse il “pancino” del suo quarto mese di gravidanza. Specie per una scena (vedi foto) che la vedeva emergere dalle acque, venere senza conchiglia. Non pare abbia avuto problemi l’attrice più pagata di Hollywood. Film che ingenuamente rivaluta i tempi in cui gli «americani» combattevano l’URSS in Afghanistan addestrando quei talebani che adesso devono combattere senza cavar un ragno dal buco.

Voglia di “vivere”( o voglia di tenerezza?) quella delle monache di clausura, lavoratrici a tempo pieno e magari sottopagate, che rammendano in chiusi conventi, paramenti, vesti e calzini dei preti maschi. Foto e servizio che hanno fatto arrabbiare il sindaco leghista di Vittorio Veneto (ahi la forza dei nomi) cui la faccenda non è piaciuta. I maligni dicono perché ha messo gli occhi su certe terre delle monache; lui invece: adoratore del Dio Po, per salvaguardare la clausura (cioè la prigione) delle monache. La «la clausura – per devoto sindaco – costituisce un “patrimonio” di Vittorio Veneto e quindi andrà dal Papa a protestare, magari portandogli in dono un bricco di quell’acqua che ha rovinato il cervello al suo capo».

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[per aderire invia un e-mail a nograzia@genovaweb.org con cognome-nome e città]

Sconfiggere le mafie è un obiettivo imprescindibile, una priorità nazionale.
Le mafie inquinano il nostro territorio, negano i nostri diritti, cancellano libertà e dignità, impediscono lo sviluppo di intere regioni e condizionano il mercato in ogni regione del Paese, uccidono. Non basta combatterle, condannarle a parole, con manifestazioni o slogan altisonanti, bisogna sconfiggerle! Non bisogna aspettare nuovi morti e non bisogna dimenticare che per sconfiggerle occorre l’azione comune della società civile, della magistratura e delle Istituzioni tutte. Occorre affrontare questa “guerra”, con oltre 2650 morti ammazzati, iniziando dal rompere il silenzio e l’omertà, l’indifferenza e la connivenza, che avvolgono, proteggono e rafforzano la presenza e l’attività mafiosa, al Sud come al Nord. Nessuno può chiamarsi fuori. Continua a leggere


Il parere di Rita Borsellino

La possibilità che a Contrada venga concessa la grazia non piace a Rita Borsellino, la sorella di Paolo, il magistrato antimafia ucciso nel 1992, che intende chiedere un incontro al capo dello Stato Giorgio Napolitano nel tentativo di evitare questo passo. “Ritengo questa ipotesi estremamente grave – spiega – Contrada è stato condannato per reati commessi tradendo la sua funzione di servitore dello Stato, quello stesso Stato per cui Giovanni (Falcone, ndr), Paolo e tanti altri rappresentati delle istituzioni hanno consapevolmente dato la vita“. “Comprendo i sentimenti di pietà che si possono avere nei confronti di un uomo nelle condizioni di Contrada – aggiunge Rita Borsellino – ma la sua vicenda giudiziaria ha sempre lasciato l’alea del dubbio sul fatto che il dirigente del Sisde abbia detto fino in fondo ciò che sapeva sulle complicità di parte delle istituzioni con l’organizzazione mafiosa”. “Uno Stato deve sapere distinguere e ricordare – conclude – altrimenti il rischio, dirompente per un Paese democratico fondato sulla giustizia, è che domani possa apparire legittima e dovuta anche la grazia ai boss mafiosi“.

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L’UdU di Lecce protesta contro un docente della Facoltà di Economia che durante una lezione ha sequestrato i libri fotocopiati sostenendo che chi non ha i soldi non può iscriversi all’Università, usando anche frasi razziste come “Gli Africani sono meglio di voi”. Una vergogna che non deve avvenire nel luogo della cultura.

Via: http://writeyourights.blogspot.com/2007/12/sempre-da-lecce.html

Vedi anche su: http://studentefreelance.blogspot.com/2007/12/frasi-razziste-lecce-gli-africani-sono.html

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Nonostante il fatto che la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) abbia definitivamente stabilito che l’omosessualità Non è una malattia, ma una naturale variante della sessualità, la Chiesa cattolica non si rassegna e si è messa in testa che deve curare i gay per riportarli ad una «genuina e normale eterosessualità». Roba da sette americane, direte voi, ma non dello stesso avviso è il dottor Joseph Nicolosi che si occupa da diversi anni di terapia riparativa dell’omosessualità; è cofondatore e direttore dell’Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità (NARTH), membro dell’Associazione Psicologica Americana,ed ha i suoi libri tradotti in italiano e seguaci cattolicissimi e determinatissimi a curare questa “brutta malattia infamante per la Chiesa” che PARE NON LA SOPPORTI PROPRIO. La cura è stata introdotta anche in Italia dove il “massimo esperto” pare sia (oltre che il più accanito) tale Professor Cantelmi assistito dalla dottoressa Cacace entrambi dell’Istituto di Terapia Cognitivo interpersonale di cui lo stessso Cantelmi è presidente. Introdotto da un un prete cattolico, un certo Don Giacomo che fa la prima tastata iniziale, ecco il percorso di un giornalista di Liberazione che ha scoperto la porcata.

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Livia Turco da La repubblicaDopo la sentenza di Cagliari quella del giudice di Firenze . L’assurda legge 40 , contraria alla legge ed alla Costituzione viene demolita pezzo per pezzo alla prova dei fatti, altro che «schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna » che un disperato teocon come Giuliano – il laico devoto – sta gettando come merda sulle donne e sul loro diritto alla autodeterminazione ed alla salute. La ministra della salute, Livia Turco non ha dubbi : “Su questi temi mi ostinerò a cercare il dialogo il mio compito è applicare la legge a prescindere dal giudizio, e questo significa anche correggere forzature, dove ci sono state”. Era una legge da guerra di religione voluta dal vaticano e dalla Chiesa Romana in un rigurgito di regressione medievale dove il controllo dell’azione e del corpo della donna era assoluto: sino alla combustione sulla pubblica piazza. Quindi in un’Italia che comincia a fare i primi tentativi per la affermazione della sua indipendenza laica e costituzionalmente garantita spetta alla magistratura e quindi al potere della Legge dello Stato stabilire i confini fra Stato e chiesa come furono dolorosamente accettati da Togliatti per evitare lo scontro con il Vaticano alla cui difesa si erano schierate le truppe americane di stanza in Italia. Certo si scatenerà il vaticano contro «L’omicidio permanente» nel parossistico tentativo di stracciare la legge sull’aborto (la odiata 194), ma piano piano, Binetti o non Binetti questo Stato laico saprà sopravvivere.

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«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia – capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.

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«Ormai siamo in un regno Vaticano»

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La situazione interna precipitò nel dicembre dello stesso anno nel Capoluogo.. Una gran numero di soci e operai ormai stanchi si autoconvocò spontaneamente in una delle sedi per esaminare la gravità della situazione. Malgrado la dimostrazione fosse pacifica e composta da fedeli associati l’ Autorità fece schierare gli accoliti più duri per controllare e reprimere quelli che chiedevano, in fondo, solo chiarezza e giustizia. Ma la decisione era presa: «reprimere e metter sotto controllo magari sostituendo i capipopolo con personaggi di più sicura fede realista». La situazione era tragica perché Ulani e Granatieri erano pronti all’attacco con le sciabole sguainate e sarebbe corso molto sangue. Ma come si era giunti a quel punto? Le avvisaglie si erano manifestate circa un anno, o un anno e mezzo prima quando l’Associazione si era ingrandita con nuovi adepti che risultarono subito ansiosi di vivificare il proprio dipartimento che in effetti si ingrandì con apertura di nuovi centri di discussione che si dimostrarono ben presto molto attivi facendo proseliti sul territorio. (altro…)

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Ancora sotto inchiesta le “onde elettromagnetiche” che secondo una relazione di P.I. su alcuni studi portati avanti da diversi  ricercatori  sarebbero responsabili di tumori del cavo orale in seguito a un uso prolungato dei telefonini cellulari. A parere di un gruppo di ricercatori inglesi i casi di tumore alla bocca salirebbe di circa il 50% negli utilizzatori del telefonino a raffronto di coloro che non ne hanno mai fatto uso. Naturalmente si tratta di studi parziali in cui la risposta più onesta e del tipo : “non siamo mai riusciti a provare gli effetti negativi dell’elettrosmog sulle persone, ma non possiamo garantire neppure che sia innocuo”. Una documentazione completa, fra le ultime uscite la fornisce Alfonso Maruccia sempre su Punto Informatico.

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Cosa fare per prevenire gli abusi

«Il modo migliore per impedire un abuso, quando il genitore o colui che si prende cura non è presente, è quello di fornire ai bambini le conoscenze necessarie a proteggersi. La prevenzione essenziale può essere insegnata senza palare di abuso. I bambini non hanno bisogno di sapere cosa è un abuso e chi sono i pervertiti, che cosa fanno e perché lo fanno». Questo è nel blog diffuso da Psiche e Soma. Ma attenzione, non bisogna dimenticare che il 90% dei casi di abuso nei confronti dei minori avviene in famiglia, e vede nel ruolo di abusante il padre naturale, il patrigno, o più raramente la madre/matrigna. Detto questo: partecipo all’iniziativa promossa dal blog Psiche e Soma , finalizzata a fornire una corretta informazione ai genitori, per prevenire eventuali abusi sui minori. A questo indirizzo si trovano i blog che stanno aderendo all’iniziativa. Comunque diventa una buona lettura anche questa mentre una lettura su Diritto e famiglia può essere opportuna.

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SABATO 15 DICEMBRE, ORE 21

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA SUL FUMETTO

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Ancora una volta il cartellone del “Teatro da Camera” della Fabbrica Illuminata si concentra sul “fumetto”. Dopo la mostra della passata edizione dedicata a Davide Fabbri (uno dei migliori disegnatori internazionali, attualmente al lavoro negli Stati Uniti sulla serie originale di Star Wars), oggi è la volta dei fratelli Bruno e Paolo Tremulo, gli autori di “Fisietto“, la maschera che meglio esprime la tipicità cagliaritana, attorniata com’è da una galleria di personaggi, tutti dotati di una peculiare e inimitabile identità, che insieme a Fisietto ne combinano di tutti i colori, in un magma linguistico, uno slang tra italiano e cagliaritano, che testimonia della grande vitalità della lingua sarda. Questa lingua non è solo un mezzo, un significante qualsiasi, ma assurge al ruolo di protagonista sino ad assomigliare ai tipi umani e alla loro miseria.

 alla presenza degli autori Bruno e Paolo Tremulo

dei disegnatori Lorenzo Lepori e Bruno Olivieri

che eseguiranno dal vivo alcuni ritratti dei partecipanti

 

LA MOSTRA RESTERA’ APERTA PER TUTTE LE FESTE DI NATALE .

(per informazioni telefonare alla segreteria della “Fabbrica Illuminata” – tel 070 6848645)

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Ha perso la causa una ragazza russa vittima di un hacker che le aveva violato il personal computer catturandone il materiale comprese una serie di foto della giovane. La notizia sta nel fatto che Evghenija aveva messo nel computer una serie di scatti di un “sogno erotico” ad uso che ella credeva “personale” . Poi l’intervento dell’hacker e la diffusione delle pose su internet. A niente è valsa la causa intentata dalla giovane per ottenere la cancellazione del servizio. Il giudice, pare della città siberiana di Krasnojarsk, ha emesso una singolare sentenza. Infischiandosene della privacy violata ha sancito che “dal momento che le foto si trovavano in rete” (a seguito della connessione del computer della ragazza ad un provider) diventavano di dominio pubblico e quindi usabili ad libitum).

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Per Hanna

Dedicato ad Hanna

così ?

o così ? 

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Andrea Ronchi (ora AN) in versione “baffetto”, invece che fare il moderatore in una trasmissione con Moana Pozzi in una tribuna elettorale del 1993, attacca vergognosamente e con una certa maleducazione Moana che allora era candidata a Sindaco di Roma. Internet ci fa testimonianza che il vizietto che Ronchi oggi mostra nelle sue “interruzioni” su Omnibus ha una lunga scuola. Odioso il “disprezzo” che usa nella intervista a Moana. Di Moana Pozzi e della sua morte lo scrittore Brunetto Fantauzzi ha una opinione del tutto particolare della quale ha dato varie testimonianze.

 

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Non deve essere piaciuta al governo canadese la convocazione fatta dalla Farnesina all’ambasciatore di quel paese per essere sentito sulla morte dell’italiano Claudio Castagnetta morto il 23 settembre in Canada dopo un trattamento al taser da parte della polizia. Il silenzio delle autorità canadesi era assordante anche dopo l’intervento dell’ ex ministro dell’Immigrazione Joe Volpe e l’insabbiamento era totale. Le polizie nordamericane non sono nuove a questi abusi come abbiamo documentato in un altro post. Qui la vittima era stata uno studente che aveva fatto una domanda scomoda a John Kerry, mentre un’altra ripresa mostrava una violenza gratuita su un automobilista. Ma il Canada è sotto inchiesta anche per un’altra morte dopo l’uso ed abuso di taser sul polacco Dziekanski a Vancouver.

Come documenta Punto informatico sta ora avvenendo una escalation di queste armi elettriche che sparano -indiscriminatamente e ad libitum del poliziotto più ignorante- (vedi intervista) dardi o , adesso, proiettili in grado di dare una scossa da 50.000 volts. Uso indiscriminato fatale per chi si trovi in determinate condizioni di patologie incompatibili a simili trattamenti. L’industria sta sbizzarrendosi su queste armi e ne progetta e produce del tipo “a fucile”, “pistola” e disco volante. Certamente un inno ai diritti umani da parte degli esportatori di democrazia. E ci si divertono pure.

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Pagliarini: Morti bianche. Impegni governo diventino concreti
Roma 11 dicembre 2007 Dopo gli spaventosi fatti avvenuti alla Thyssenkrupp nulla dovrà essere più come prima. La piattaforma presentata stamattina dai quattro partiti della ‘sinistra arcobaleno’ risponde all’esigenza di perfezionare e definire urgentemente le misure, previste nel Testo Unico, rinviate ad una delega al governo e rappresenta una risposta concreta alla preoccupazione e alla rabbia esplose ieri a Torino durante il corteo in solidarietà con le famiglie delle vittime. Il Consiglio dei ministri si è assunto un impegno importante a proposito del rapido varo delle norme in materia di sicurezza: ora l’esecutivo deve concretizzare quell’impegno, per ricomporre la frattura con tutti coloro che ogni giorno vanno a lavorare senza sapere se rientreranno sani e salvi a casa la sera.

Palermi: Morti bianche. Responsabili hanno nomi precisi, quelli delle impreseI responsabili degli incidenti e dei morti sul lavoro hanno nomi precisi, quelli delle imprese. Sono loro che non fanno i controlli o non li rispettano; sono loro che mettono precari ed apprendisti a svolgere lavori pericolosi per i quali occorre formazione ed esperienza; sono loro che fanno lavorare gli operai 12 ore al giorno col ricatto di licenziarli. Alla Thyssen è andata così, e così va quotidianamente in migliaia di imprese grandi e piccole. Montezemolo farebbe bene a farsi un esame di coscienza, riunire gli aderenti a Confindustria e cacciare via tutti quelli che non rispettano le norme sulla sicurezza. Non lo fa perché, assieme a tutto il vertice di Confindustria, è complice della strage continua di lavoratori.

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