Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Chiesa’ Category

In concomitanza del tradimento di Mastella che chiede al Governo di consolarlo e coprire le marachelle di famiglia, la CEI , come il soldato sotto la croce, affonda la lancia nel costato di Prodi per accertarne e accelerarne la morte.

soldato trafigge il costato

La proposta sarebbe di fare punto e a capo. Ritornare alla legge delle Guarantigie e attendere di vedere se, a differenza di Bismark, Bush (che tanto gli piacciono le invasioni) voglia accogliere un eventuale appello di dichiarare guerra allo stato Italiano che tanto, come pontifica Bagnasco è : “sfilacciato, frammentato”, “ridotto a coriandoli”. Altro che 194, legge che funziona alla perfezione, se tagliando s’ha da fare è ai patti Lateransi voluti dal “Duce del fascismo” per rafforzarsi un regime che solo le tonache, anch’esse nere come la camicie dei suoi picchiatori – vedi l’ironia della storia – potevano pubblicizzare dai pulpiti. Se fossimo dei credenti dovremmo osannare Oliviero Diliberto. Le sue profezie si stanno compiendo meglio e più puntuali di quelle di Elia. «Non saranno i Comunisti a fare cadere il governo Prodi» – diceva a Cagliari il 17 dicembre – «ma nell’ordine, Mastella, il Vaticano e gli altri poteri forti: Confindustria e la politica estera americana». Una profezia direbbero i laici-fedeli perché, intenti a spartir poltrone, ingraziarsi il Papa e accontentare banche e finanza, di analisi politiche non solo non ne fanno, ma non ne sanno fare. Torniamo al punto. Papa, Vaticano e CEI hanno rotto, con la scusa del primato etico, quei patti che il solo Benedetto Croce contrastò perche: «gli ripugnava quella particolare conciliazione, effettuata non con un’Italia libera, ma con un’Italia serva, e per mezzo dell’uomo che l’aveva asservita il quale compiva quell’atto fuori da ogni spirito di religione e di pace, ma solo per trarne nuovo prestigio e rafforzare la sua tirannia». Questo è il vichiano ripetersi dei cicli della storia.
Continua a leggere su Mente Critica

Read Full Post »

Per i cultori della libertà di pensiero non è di buon auspicio che proprio la Sapienza sia stata fondata da Bonifacio VIII. Anche Dante firmerebbe la petizione contro la visita di Ratzinger visto che considerava l’altro un Simoniaco.

 

Un papa che appena ieri si scatenava contro la scienza, l’illuminismo ed il marxismo definendoli “una sciagura per l’umanità” dovrebbe avere il buon gusto di starsene lontano da quelle mura che colano di relativismo galileiano sul quale Ratzinger ha confermato che : “Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto”. Ma forse è proprio il buon gusto, la carità cristiana, il rispetto per l’uomo sociale che mancano a questo vescovo tedesco di Roma che impugna ancora la spada contro l’Islam irridendone profeti e Califfi. Piange Palermo, piange Siracusa …perché il lutto è entrato in ogni casa recita una ballata siciliana nata da tutt’altro argomento , ma per la visita del papa intransigente piangono Giordano Bruno ed il Savonarola e nemmeno Galileo si sente molto bene. Saprà trattenersi il vescovo intransigente per il quale «l’aborto è comunque e sempre un assassinio» quando lo storico Caravale terrà la sua lectio magistralis sulla pena di morte? E come fa a presentarsi come messaggero di pace quando fomenta l’odio per tutte le forme della scienza che non contemplino la “sua” visione della vita?

Ma così è l’uomo della grande Germania ed coerentemente ha fatto bene a mollare quei quattro ceffoni al buon Weltroni perché ne ha ottenuto ospitalità, insieme all’ex comunista Mussi (quello che ha seminato –sempre secondo Ratzinger- la più trucida ideologia mai comparsa sulla terra) se questi sono stati i risultati.

Continua a leggere su Mente Critica 

 

Pubblicato su sx_bannaruni.jpg

Read Full Post »

Nonostante il fatto che la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) abbia definitivamente stabilito che l’omosessualità Non è una malattia, ma una naturale variante della sessualità, la Chiesa cattolica non si rassegna e si è messa in testa che deve curare i gay per riportarli ad una «genuina e normale eterosessualità». Roba da sette americane, direte voi, ma non dello stesso avviso è il dottor Joseph Nicolosi che si occupa da diversi anni di terapia riparativa dell’omosessualità; è cofondatore e direttore dell’Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità (NARTH), membro dell’Associazione Psicologica Americana,ed ha i suoi libri tradotti in italiano e seguaci cattolicissimi e determinatissimi a curare questa “brutta malattia infamante per la Chiesa” che PARE NON LA SOPPORTI PROPRIO. La cura è stata introdotta anche in Italia dove il “massimo esperto” pare sia (oltre che il più accanito) tale Professor Cantelmi assistito dalla dottoressa Cacace entrambi dell’Istituto di Terapia Cognitivo interpersonale di cui lo stessso Cantelmi è presidente. Introdotto da un un prete cattolico, un certo Don Giacomo che fa la prima tastata iniziale, ecco il percorso di un giornalista di Liberazione che ha scoperto la porcata.

Read Full Post »

Livia Turco da La repubblicaDopo la sentenza di Cagliari quella del giudice di Firenze . L’assurda legge 40 , contraria alla legge ed alla Costituzione viene demolita pezzo per pezzo alla prova dei fatti, altro che «schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna » che un disperato teocon come Giuliano – il laico devoto – sta gettando come merda sulle donne e sul loro diritto alla autodeterminazione ed alla salute. La ministra della salute, Livia Turco non ha dubbi : “Su questi temi mi ostinerò a cercare il dialogo il mio compito è applicare la legge a prescindere dal giudizio, e questo significa anche correggere forzature, dove ci sono state”. Era una legge da guerra di religione voluta dal vaticano e dalla Chiesa Romana in un rigurgito di regressione medievale dove il controllo dell’azione e del corpo della donna era assoluto: sino alla combustione sulla pubblica piazza. Quindi in un’Italia che comincia a fare i primi tentativi per la affermazione della sua indipendenza laica e costituzionalmente garantita spetta alla magistratura e quindi al potere della Legge dello Stato stabilire i confini fra Stato e chiesa come furono dolorosamente accettati da Togliatti per evitare lo scontro con il Vaticano alla cui difesa si erano schierate le truppe americane di stanza in Italia. Certo si scatenerà il vaticano contro «L’omicidio permanente» nel parossistico tentativo di stracciare la legge sull’aborto (la odiata 194), ma piano piano, Binetti o non Binetti questo Stato laico saprà sopravvivere.

Read Full Post »

«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia – capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.

Read Full Post »


«Ormai siamo in un regno Vaticano»

Read Full Post »

lutt_ratz_ferrara.jpg

C’era il sospetto che Giulianone non c’entrasse nella censura a Luttazzi. Non si censura un pezzo dopo una settimana che è andato in onda, magari replicato, messo in linea su You-tube e il tutto senza che Ferrara apra bocca. Se di offesa si fosse trattato Giuliano avrebbe scritto righi fiammeggianti sul suo Foglio, avrebbe rintuzzato, sbraitato o sottilmente alluso; invece niente sino alla lettera a La Repubblica. Lettera sorniona dove cita il generale americano in Iraq quasi godendo di essergli paragonato sebbene affogato nella m…. Ferrara, che sappiamo teocon colpito tardivamente sulla strada di Damasco crea una cortina fumogena dalla quale emerge da solo e solo bersaglio del satirico Daniele . Vuole distogliere lo sguardo da quella realtà che ha estromesso il comico. E, per darsi ragione dice di essere d’accordo con le : «dichiarazioni di Antonio Campo Dall’Orto», ma per darci dentro ironizza : «il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall’uso irresponsabile della libertà concordata». A Ferrara non è simpatico chi è “eretico” o “relativista” e mentre assolve, o fa finta di assolvere il povero guitto stanga chi veramente gli dà fastidio: il comportamento di Campo Dall’Orto (e del suo maestro) che ha rimesso in circolazione il blasfemo. Perché di questo si tratta e Luttazzi lo dirà esplicitamente. Coi Fanti si poteva scherzare, ma i Santi bisognava lasciarli in pace e la censura scatta quando Luttazzi va a sfruguliare l’Enciclica. Cosa naturale, eccetto che in Italia, perché “Sin dalla sua nascita, la satira ha avuto fra i propri bersagli preferiti la religione, in particolare gli esponenti pubblici del culto ed il ruolo politico e sociale svolto dalla religione. Documenti storici permettono di fare risalire, in Italia, la satira religiosa al ‘500, come parte della tradizione carnevalesca e popolare, ma sempre ed accuratamente censurata dalle diverse istituzioni “.

Read Full Post »

Foto da Leonardo madioAveva sedici anni quando Rita Milla quando fu dapprima molestata e poi “abusata” dal prete don Santiago Tamayo e dopo trenta anni la diocesi di Los Angeles la ha dovuta risarcire perché don Santiago la aveva data in pasto ad altri sei compari. La orrenda e triste storia, portata alla conoscenza dei cittadini da una stazione televisiva (CbS) ha risvolti peggiori e drammatici perché la donna è rimasta incinta da uno dei preti il quale, secondo le rivelazioni del legale della donna, voleva mandarla ad abortire nelle filippine. Aborto che il Papa normalmente, nelle sue crociate contro la legge 194 definisce “turpe omicio”. Inutile dilungarsi nei particolari ampiamente forniti dalla stampa, quanto fa indignare è un commento apparso sul forum del sito “Cattolici Romani”. Un “defensor fidei” intervine infierendo sulla donna (alla quale peraltro le prove per l’accusa erano state fornite dallo stesso Tamayo in punto di morte) con una bestiale insinuazione: «Bene, ora che abbiamo scherzato sulla grammatica italiana, si può entrare nel merito dell’articolo? mi sembra piuttosto grave, a meno che non sia una bufala. una che va con 7 preti deve essere un po’… leggerina, mi sa». E questo è ciò che maggiormente indigna.

Read Full Post »

 

fedele_laico.jpg

In merito alla destinazione dell’ Enciclica SPE SALVI ci eravamo chiesti, in molti, chi fossero i fedeli laici ai quali papa Ratzinger si riferisse con la emanazione del verbo. Dal momento che l’enciclica è tutto un concentrato di anti modernismo, anti illuminismo, anti scienza, in fin dei conti contro tutto ciò che è laico e relativistico (cioè libero), la domanda non sembrava oziosa. Per questo papa tedesco relativismo è sinonimo di eresia (dal greco hairesis) cioè di pensiero diverso dal dogma. Un articolo ben congegnato, ed in fin dei conti troppo buono (cane non morde cane), di Roberto Cotroneo ci disvela uno – almeno – di questi fedeli laici. E’ il solito Giulianone, Giuliano Ferrara del quale Cotroneo seziona, taglia e ricuce un articolo apparso su “Il foglio”. L’elefantino Ferrara (è buffo solo a pensarsi) scrive un articolo che titola, per odio o astio per gli ex compagni : «Salvati con il preservativo: l’enciclica di Livia». Sono scappato, dopo qualche minuto, dal televisore proprio questa sera quando Giulianone prorompeva col suo 8 e ½ dallo schermo partendo in resta con una discussione sull’ enciclica. Condivido in pieno con l’articolo di Cotroneo, eccetto che nell’ultima parte. Non «Ci consola che Il Foglio è giornale letto da un’élite intellettuale, che conosce Cioran, Ceronetti, e Karl Kraus, e gli aforismi di Oscar Wilde li lascia ai baci Perugina». Ci indigna perché Ferrara è fatto così. Cioè è fatto male. E’ inaccettabile il suo attacco alle donne che pare odiare e che dileggia, basta vedere quelle che gli reggono la pancia nella sua trasmissione pavide e arrendevoli, è inaccettabile il suo: «Poi si lamentano degli stupri, della solitudine, della violenza, dell’indifferenza, queste donne moderne sull’orlo di una crisi di coscienza. La concupiscenza a loro va bene, tutto bene benissimo, e deve essere esercitata al riparo da ogni senso del peccato, parola desueta e insignificante, poco laica». Ferrara ha “l’invidia del pene” o meglio del “preservativo” che forse non è riuscito mai a calzare

 

Nella foto: Ferrara si copre con un fazzoletto per non far uscire tutta la merda che ha in bocca  , me la ha prestata Magari sul tardi

Read Full Post »

 

Read Full Post »

Ho trovato un Blog che ha soddisfatto la mia libidinosa voglia di trovare esposte, in maniera organica e scritta da terze persone sulle quali non ho alcuna influenza, molte convinzioni che mi sto facendo da qualche anno a questa parte sulla Potestà Assoluta che il Vaticano sta acquistando sulla vita dei cittadini italiani attraverso l’influenza malefica che riesce a esercitare sulla classe politica italiana (una parte, per carità, ma sufficiente) per dominare, nascondere, manipolare. La «potestà» si è rivelata assoluta con l’uscita dell’ultima enciclica del papa (in italiano possiamo dire : salvati dalla speranza). Il dictat, come altro lo si può chiamare, visto che fa strame di quattrocento anni di pensiero moderno e piglia l’ ONU a calci nel sedere, è passato sulla stampa italiana, come acqua fresca, una delle tante notizie sino a quando, oggi, Eugenio Scalfari si è arrabbiato per davvero. “Chiare lettere”, così si chiama il blog fa una disamina di questo impossessamento della politica italiana da parte del “Vaticano uber alles” come lo chiama Grillo. E lo fa attraverso un libro “Le sante ragioni” scritto da una biologa e da un epistemologo. Niente di speciale: né fuochi artificiali e nemmeno bordate da 405, come si diceva ai vecchi tempi, ma analisi. Analisi e descrizione di fatti, incongruenze, asservimenti. Questo sul libro. Sul blog invece una discussione di “orgoglio laico” su tutto quanto il Vaticano vuole nascondere e ci riesce con la complicità di politica e mass media, come: la legge 40, i DICO, PACS, testamento biologico ed eutanasia, legge sulla libertà religiosa e finanziamenti scandalosi. Il blog si trova qui.

Read Full Post »

Vincenzo A. Romano

immagine wikipediaL’attacco portato dal Papa a marxismo e illuminismo, l’attacco alla scienza senza aggettivi riporta indietro di secoli (in effetti vorrebbe), è passato fra l’indifferenza della stampa italiana troppo prudente per rispondere al papa. C’è voluta l’ONU, pure tacciata, anzi “accusata” di relativismo, ma non supina a dare coraggio a qualche commentatore. Prima tutti zitti colonne e colonne, ora passate in secondo piano, a dare conto e spiegare il bisogno della scienza etica. Nell’enciclica riappare, manco a dirlo l’aldilà . Riappaiono l’Inferno ed il Purgatorio (il limbo l’aveva abrogato) ed il giudizio finale. Come a dire “stateve accuorte”. (altro…)

Read Full Post »

preservativo.jpgNon siamo ai livelli dello spot illustrato più avanti, ma la ministra Livia Turco la decisione l’ha presa. E con questo spot targato “Ministero della salute” ha infranto il “tabù della parola”. Sugli schermi dei cinematografi, ma soprattutto su quelli casalinghi della TV si potrà sentire la innominata e sino ad ora innominabile: preservativo. Una notizia confortante, anzi una non notizia senza l’ipocrita perbenismo che ne aveva sino ad oggi vietato un uso ufficiale. Condom era buono perché per pochi addetti usi alle “vecchie case”, e poi chi le sa le lingue in Italia? (altro…)

Read Full Post »

La chiesa in pericolo ! il parroco dovrà svuotarsi il pitale da solo.
Vecchio pitale o orinatoioAnche il Vescovo di Aprilia, evidentemente, approfitta della legge 30 e licenzia tre suore che si rifiutano di fare la “colf” per i sacerdoti. In effetti erano missionarie e dovevano fare opera di evangelizzazione, sottopagata se il compenso non arrivava a trecento euro mensili, le suore di Santa Gemma alle quali il vescovo di Aprilia voleva far fare, per soprammercato, le colf a parroco e viceparroco. Come riportano le cronache: «Monsignor Semeraro aveva subordinato il rinnovo della convenzione di collaborazione (che prevedeva una retribuzione di 800 euro al mese da dividere in tre) ad una precisa condizione: le suore dovevano prestare servizio «materiale» ai due anziani sacerdoti presenti nella parrocchia. La richiesta è stata giudicata «inaccettabile» dalla superiora della casa generalizia di Lucca, e così il vescovo ha dato il benservito alle tre sorelle, nonostante i parrocchiani gli avessero chiesto, con una petizione che ha raccolto 1500 firme, di ritornare sui propri passi». A niente sono valse le proteste e le firme raccolte dai parrocchiani indignati, le suore hanno disobbedito al vescovo e quindi bisogna licenziarle.
Vuoi vedere che con questi chiari di luna monsignore dovrà svuotarsi il pitale da solo?

Read Full Post »

Don Aldo Danieli, parroco di Paderno, soffriva perché i musulmani di Ponzano non potevano pregare il loro (ma non era unico?) Dio e così – da circa un anno e mezzo – permetteva che i seguaci dell’Islam dicessero le loro preghiere, ogni venerdì, in un locale della parrocchia di Santa Maria Assunta. Ma di diverso pensiero era il capo della lega Nord : «Non credo che chi frequenta quella parrocchia sia felice di quanto accade», aveva detto Umberto Bossi. Ed il vescovo di Treviso tal Mazzoccato ha chiamato a rapporto il parroco troppo conciliare. La ramanzina deve essere stata forte visto che : «All’interno di un dialogo fraterno e cordiale – si precisa in una nota del vicario generale – don Aldo ha ribadito la sua obbedienza al vescovo e la piena disponibilità a trovare una soluzione al problema». Riprendiamo da La Repubblica: Ponzano Veneto, regno dei Benetton, ha oltre seicento stranieri (232 famiglie, per la maggior parte dell’Africa settentrionale e dell’Est europeo) su 11.400 residenti. Ecco perché don Aldo, 69 anni, non si è fatto problemi e ha offerto le stanze (l’oratorio con cucina) a circa duecento musulmani, molti di più durante le ricorrenze. “È inutile parlare tanto di dialogo – ha detto il parroco – se poi gli sbattiamo la porta in faccia“. Come sempre il buon senso dei preti di campagna sopravanza la carità pelosa delle gerarchie.

Read Full Post »

 

Ebreo perseguitato
notare il distintivo rotondo che gli ebrei erano costretti a portare

di Maria Demurtas *

L’attacco del vaticano alla laicità dello stato italiano ha raggiunto livelli non più tollerabili. Siamo all’integralismo religioso in uno dei suoi suoi aspetti più odiosi: l’invasione della vita intima del cittadino. Anni di studi e di ricerche hanno portato a risultati tali da garantire una procreazione libera e consapevole senza danni per la salute. (altro…)

Read Full Post »

Ci voleva il libro di Sergio Luzzatto «Padre Pio. Miracoli e politica nell’ Italia del ‘ 900» per riportare un poco di verità molte e troppe volte stracciata anche recentemente da Bruno Vespa coi suoi servizi dove coinvolgeva di volta in volta Lino Banfi o Mietta. La frase icastica non è di un mangiapreti relativista, ma di Papa Giovanni XXIII che del monaco foggiano non si fidava per niente come già altri predecessori avevano fatto da Benedetto XV che lo aveva sottoposto all’ allora Santa Inquisizione mentre Pio XI (Achille Ratti) quasi gli tolse la dignità sacerdotale. Padre Gemelli lo tacciò di isteria e propose di impedirgli la frequentazione popolare, contrastato da Pio XII che invece fu morbido con il chiacchierato frate Forgione. (altro…)

Read Full Post »

Ma il Governo italiano si è forse incazzato col Papa che ha sciolto l’ultratrentennale matrimonio fra i già divorziati Francesco e Peppa ?

 

«Can. 1141 – Il matrimonio rato e consumato non può essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa, eccetto la morte». La Chiesa in base a questo canone non scioglie i matrimoni, ma furbescamente li dichiara nulli (tamquam non essent) e così salva (o ammazza) capra e cavoli. Un giochetto che la Suprema Corte di Cassazione ha scoperto ed è intervenuta con un’epocale sentenza per non dichiarare sciolti i vincoli civilistici di questi matrimoni : «nulli» anche se rati e consumati con gioia e goduria.

 

(altro…)

Read Full Post »


Il vero movimento per la vita non è fatto da falsi moralisti e bigotti

Era da qualche tempo che mi si agitava per la mente un ricordo, brutto ricordo di una trasmissione di “Primo Piano” nella quale il Ministro Livia Turco ed il «filosofo» Buttiglione si incontravano, cinguettavano (avevo scritto una volta) sulla legge 194. Come accade nei dibattiti televisivi dall’argomento principale, l’intangibilità della legge 194, si passò agli argomenti “strazzacore” irritualmente introdotti da Buttiglione : « Allora ministro, lei ucciderebbe un bimbo Down nella pancia della mamma ?» (altro…)

Read Full Post »

Un uomo dal viso mite

 

Mario capecchi, premio nobel: medicina 2007

Mario Capecchi è un biofisico, italiano di nascita lavora negli Stati Uniti d’America dove ha potuto studiare sulle « cellule staminali embrionali . In Italia non avrebbe potuto farlo, ma negli Stati uniti che pure con certi presidenti appaiono bigotti e iperconfessionali, invece lo ha fatto ed ha avuto il prestigioso riconoscimento del premio Nobel. Né Chiesa e nemmeno i teo-con hanno potuto qualcosa contro il progresso scientifico. In Italia – al contrario – abbiamo fatto una legge per bloccarlo. In omaggio ad una mentalità rimasta vecchia di duemila anni.

Read Full Post »

Older Posts »