RECENSIONI. Mi sono imbattuto e mi faccio premura di segnalarlo, in un eccellente lavoro fatto dalla Polizia di Stato, e anche in questo caso, dalla Questura di Nuoro già da tempo impegnata a lavorare per una società migliore, (ricordiamo una recente capillare campagna contro il fenomeno del “bullismo”) . L’argomento odierno -di cui mi occupo e che mi spinge a pubblicare almeno parte del lavoro-, è attualissimo : La mediazione culturale per combattere (mi sembra il verbo appropriato) ; il razzismo. Anche questa nuova iniziativa è curata dal dottor Fabrizio Mustaro ed è stata presentata alla stampa l’11 gennaio 2008, alla presenza del Questore di Nuoro Dott. Antonello Pagliei. L’approccio usato da qualche anno dal Mustaro – con l’impegno dei Questori che lo hanno incoraggiato e promosso in questi anni- ha spaziato dal bullismo, all’alcolismo attraversando quei fenomeni sociali che rimangono i più sensibili nella provincia Sarda. Notevoli i diari scolastici a tema che, insieme con il resto del lavoro e con una apprezzabile continuità grafica appaiono come una sorta di “educazione civica” ed alla legalità che la Questura del capoluogo babarbaricino va portando avanti da qualche anno.
Di particolare efficacia il volumetto “Amici per la pelle”, ultimo nato, che si occupa del rapporto interculturale fra i vari popoli (opuscolo PDF ). Corredato da una grafica semplice e piacevole che facilita l’itinerario del lettore si avvale di un dizionario dei termini più usuali, ma sconosciuti alla maggior parte dei ragazzi e traccia una sorta di piccola enciclopedia e storia dei “migranti” e delle loro ragioni con un linguaggio accessibile (i testi sono del Mustaro) che percorre storia e miti delle grandi religioni monoteiste corredato da un curioso “avviso ai naviganti” . Usiamo questa terminologia perché è una vera guida per il piccolo lettore, ma anche per molti di noi alla simbologia dei segni che assumono un significato importantissimo agli occhi delle varie popolazioni. Così impariamo che mentre sorridere durante il colloquio fra due occidentali è segno di attenzione e magari acquiescenza, farlo di fronte ad un giapponese può provocare guai significando un disaccordo totale. E che dire del vezzo tutto italiano di parlare tenendo le mani in tasca? Per un cinese sarebbe offesa grave. Per non parlare dei nostri (e nostre) ospiti televisivi che nei in un talk-show fanno delll’accavallamento delle gambe un’arte. Per un arabo sarebbe un affronto insopportabile. Un libretto d’utilità estrema che, personalmente, mi sono riletto più volte. Ma leggiamo qualche brano.
“Amici per la pelle”, questo il titolo dell’opuscolo stampato il 34 mila copie, nato per sensibilizzare i giovani invitandoli a riflettere, imparare, viaggiare e dimostrarsi curiosi verso altre culture. Tutti modi per vincere l’intolleranza, il razzismo e la diffidenza verso gli stranieri. La campagna di educazione interculturale promossa dalla questura di Nuoro serve anche a ricordare gli articoli della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Primo fra tutti l’articolo 3 che sottolinea che “tutti hanno uguale dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
Conoscersi per arricchirsi .Lo scopo dell’iniziativa è quella di promuovere la capacità di convivenza in una società oggi sempre più multi-culturale. L’Italia infatti, Paese da cui molti connazionali sono emigrati negli anni scorsi, è oggi terra di approdo di persone provenienti da tutto il mondo, in particolare dal Sud e dai Paesi dell’Est. Educare i ragazzi ai valori di una società interculturale significa anche mediare e arricchirsi reciprocamente. Nell’opuscolo sono riportati infatti alcuni esempi delle scoperte e dei progressi che ogni civiltà ha prodotto per arrivare ad essere quelli che siamo oggi. I cinesi per esempio inventarono la stampa su carta nell’800 d.C. ben 600 anni prima degli europei e il primo ospedale organizzato fu costruito a Damasco in Siria. Non solo, a Babilonesi, Ittiti, Egiziani, Fenici dobbiamo le principali conoscenze sui numeri, sull’alfabeto, sull’algebra e la matematica. (Per chi non riuscisse a scaricare il file compresso in pdf al precedente indirizzo , lo faccia in questa paginetta )
salve,sono contentissima di aver visto questo sito,,,mi fa molto piacere lavorare con voi
sono Marocchina ,ho 30anni,parlo Arabo Francese ,Inglese,e Italiano
e vorrei fare come mediatrice culturale ,,e bello lavorare per l integrazione.
grazie ,
salve