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Archive for the ‘Imbecillità’ Category

In margine alla “rinunzia” di Benedetto XVI alla visita alla Sapienza (vedi), una spiegazione pare darcela un certo Padre Livio che lavora, a detta di un esperto (certo ak che commenta su Mente Critica il 20 gennaio) , a Radio Maria. Quell’Università, pur fondata da quel Bonifacio VIII cui Dante prenota un posto fra i simoniaci (sapete : quel vendere posti in Purgatorio dietro “dazioni” di monete d’oro) è invasa da Satana e satanisti (padre Livio ne identifica alcuni in professori cornuti e caudati) per cui ,tutto sommato, mica il Papa poteva andare a mischiarvicisi. Solo che ascoltando padre Livio ci è venuto un sospetto: Se Satana è dappertutto, ma proprio dappertutto, mica sarà anche in Vaticano? Potremmo negarlo solo se ci dessero il permesso di andare ad aspergere acqua santa per le sacre stanze. Ma dubitiamo che ci sia accordato. Dobbiamo quindi fidarci di Padre Livio. Satana è proprio dappertutto.

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Una volta era “il quotidiano del partito Comunista Italiano”, ma ne è passata di acqua sotto i ponti ed è stata tanta che ha lavato, io credo, tutto quello che c’era di sinistra. Un dilavamento continuo che ha snaturato il giornale fondato da Antonio Gramsci che si rivolterebbe nella tomba a leggere le bestialità che vi si pubblicano oggi. Leggo. “perché la sinistra attacca Veltroni” è la domanda scandalizzata che si fa Vita pur rendendosi conto di quanto abbia nociuto al “signor Sindaco di Roma” l’essere andato via dal campidoglio nella discussione sulle «unioni civili» cedendo al ricatto del Vaticano. Piange, l’Unità sul fatto che il PD, che tanto piace al sindaco-segretario-del nulla, non piaccia alla Sinistra Arcobaleno ed in genere alla sinistra. Alcuni giudizi sono poi abominevoli. E’ recentissimo un articolo che riguarda i poveri del mondo, i diseredati, i sotto-paria che il colonialismo ancora imperante sfrutta e che una volta l’Unità, quando era l’Unità assurgeva a simbolo di umanità da difendere e far progredire. Il giudizio cui mi riferisco è recentissimo e mi ha portato, in prima battuta a non leggere completamente l’articolo. Un articolo sui paria che erano nientemeno che “quaranta predoni di greggio nigeriani”. E semplicemente abominevole che l’ex giornale di sinistra abbia penne tanto di destra che ignorino non solo la storia, ma la decenza. Vorrei scrivere di quest’aberrazione, ma nella blogosfera ho trovato chi lo ha fatto in maniera garbata, ma scioccante e vi prego di leggere la vicenda. Ripeterla dal giornale non posso (appunto mi sono rifiutato di continuare), ma qui, con Gravioso l’abominio diventa sublime.

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«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia – capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.

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In merito alla destinazione dell’ Enciclica SPE SALVI ci eravamo chiesti, in molti, chi fossero i fedeli laici ai quali papa Ratzinger si riferisse con la emanazione del verbo. Dal momento che l’enciclica è tutto un concentrato di anti modernismo, anti illuminismo, anti scienza, in fin dei conti contro tutto ciò che è laico e relativistico (cioè libero), la domanda non sembrava oziosa. Per questo papa tedesco relativismo è sinonimo di eresia (dal greco hairesis) cioè di pensiero diverso dal dogma. Un articolo ben congegnato, ed in fin dei conti troppo buono (cane non morde cane), di Roberto Cotroneo ci disvela uno – almeno – di questi fedeli laici. E’ il solito Giulianone, Giuliano Ferrara del quale Cotroneo seziona, taglia e ricuce un articolo apparso su “Il foglio”. L’elefantino Ferrara (è buffo solo a pensarsi) scrive un articolo che titola, per odio o astio per gli ex compagni : «Salvati con il preservativo: l’enciclica di Livia». Sono scappato, dopo qualche minuto, dal televisore proprio questa sera quando Giulianone prorompeva col suo 8 e ½ dallo schermo partendo in resta con una discussione sull’ enciclica. Condivido in pieno con l’articolo di Cotroneo, eccetto che nell’ultima parte. Non «Ci consola che Il Foglio è giornale letto da un’élite intellettuale, che conosce Cioran, Ceronetti, e Karl Kraus, e gli aforismi di Oscar Wilde li lascia ai baci Perugina». Ci indigna perché Ferrara è fatto così. Cioè è fatto male. E’ inaccettabile il suo attacco alle donne che pare odiare e che dileggia, basta vedere quelle che gli reggono la pancia nella sua trasmissione pavide e arrendevoli, è inaccettabile il suo: «Poi si lamentano degli stupri, della solitudine, della violenza, dell’indifferenza, queste donne moderne sull’orlo di una crisi di coscienza. La concupiscenza a loro va bene, tutto bene benissimo, e deve essere esercitata al riparo da ogni senso del peccato, parola desueta e insignificante, poco laica». Ferrara ha “l’invidia del pene” o meglio del “preservativo” che forse non è riuscito mai a calzare

 

Nella foto: Ferrara si copre con un fazzoletto per non far uscire tutta la merda che ha in bocca  , me la ha prestata Magari sul tardi

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“I provvedimenti di allontanamento per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato sono adottati dal ministro dell’Interno con atto motivato e tradotti in una lingua comprensibile al destinatario ( sperando non sia analfabeta! NdR) del provvedimento o in inglese (sperando sia un poliglotta! NdR). Il provvedimento di allontanamento, che viene notificato al destinatario, riporta le modalità di impugnazione e la durata del divieto di reingresso in Italia, che non può essere superiore a 3 anni. Il termine per lasciare il territorio nazionale, indicato nel provvedimento di allontanamento, non può essere inferiore a un mese dalla data della notifica, salvo i casi di comprovata urgenza”. Questo in sintesi il decantato provvedimento colabrodo tradotto in ddl e già firmato dal Presidente Napolitano sull’onda dell’odiosa aggressione di Tor di Quinto (quartiere giustamente paragonato alla favelas di Rio). Provvedimento “a pancia” di gente che non sa legiferare, alla Bush nè tenere a posto lo Stato e alla quale piacciono tanto le leggi del “giorno per giorno”, dell’emergenza insomma come quella “Reale”, come quella del 2001 e come quella di oggi. Provvedimento sostanzialmente inutile, che dà strapotere ai prefetti in base a convinzioni politiche, che lascia il tempo al “rumeno” o “rom” di dileguarsi, tacciato di infamia dalla gente con la testa sulle spalle e dai penalisti Italiani. Un provvedimento semi inutile, per soddisfare la destra ed il centro giustizialista, pieno di falle e buchi. “Grazie Dottor Sottile ! Passeremo al 50° posto nella graduatoria mondiale della tutela dei diritti.” Poco accettabile quanto scrive Pecorario Scanio sul suo blog. Invece che affrontare il problema giogioneggia come Veltroni su cooperazione internazionale ed altro ignorando che le dichiarazioni di principio hanno stufato perchè sempre non seguite dai fatti. Impostare poi il discorso sulla violenza alle donne, in questo caso è pietoso, demagogico e scansa-responsabilità.

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Gentiloni: modicheremo la norma sui blog

Eccezionale e mai veduta protesta sulla rete. Contro ogni stupidità a censura

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Meglio si fosse accontentato di “10 piani di morbidezza”, invece lo smargiasso vilipende la bandiera e si merita 3 condanne, sino a quella definitiva , ad una multa di 3000 euro. Aveva tentanto di sfuggirvi piagnucolando di essere un parlamentare europeo, ma la Cassazione gli ha dato torto. I giudici lo avevano condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione , ma «grazie ad una legge voluta dal Ministro della Giustizia Castelli (Lega Nord)» la Corte d’ Apello di Milano dovette, nel 2006, convertire la condanna al carcere in una multa. Che oggi la Suprema corte gli ha intimato, definitivamente, di pagare.

Nel 1997 il sedicente senatur, a Cabiate, vedendo la bandiera italiana esposta su un balcone pronunciò la enfatica (!?) frase : « Io col tricolore mi ci pulisco il culo ». Avesse usato, per la bisogna, la normale carta igienica avrebbe risparmiato € 2.999,70 !

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“Sono l’avanguardia dell’orrore, quella capace di superare ogni limite. Nazisti pronti all’insulto più estremo, all’oltraggio di qualunque memoria. Eccoli, fare il saluto hitleriano davanti al cippo che ricorda il forno crematorio di Dachau. Mettersi in posa compiaciuti accanto a quella scritta agghiacciante ‘Arbeit macht frei’ sul cancello che migliaia di ebrei hanno varcato una sola volta.”

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Auschwitz Guccini e Modena city ramblers

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Grande bagarre al festival: tre deus ex machina, che sembrava un olimpo, ed alla fine l’ infimo. La Goggi, preoccupata delle contestazioni di poco prima chiede alla Patronessa: «ma a Miss Italia, voi fate tutto regolaaaare?» , « Siii !». Dunque Visco è pregato di non andare a disturbare il congelando Mirigliani.

 

C’è del marcio, da qualche parte viste le cifre che girano attorno ai sogni delle ragazzine (una volta ci fu una mamma con tanto di bimba, di cognome faceva Viola e l’Italia puritana la caccio’). In una terra dove lap-dance e scollature abissali strabordano anche sui giornali finanziari -ricordate la prima popputa televisiva che provocava un imberbe Piersilvio (il figlio di lui…) Fu Tinì Cansino. (altro…)

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Il presidente si indigna, ma loro:

Mastella canta
[Youtube=http://www.youtube.com/watch?v=-zu4iyuPvIY]

 

Berlusconi canta alla Sorbona (de che?)

 

D’Alema – Casini

 

Iiih che bella Italia !

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Cosa faceva una pattuglia italiana in una zona del sud-ovest afghano ?


MANCANO ALTRE NOTIZIE . RIPORTIAMO DUE LANCI.

DILIBERTO CHIEDE IL RITIRO

» 2007-09-23 18:27

Aghanistan: Diliberto chiede ritiro

(ANSA) – NEW YORK, 23 SET – La scomparsa dei militari italiani in Afghanistan, secondo il segretario del Pdci Diliberto, ripropone l’urgenza di un ritiro.’Quest’ultimo episodio conferma l’assurdita’ della nostra presenza in Afghanistan’, ha detto Diliberto. Fermamente contrario il centrodestra. Martone (Prc) chiede che il governo riferisca al piu’ presto in Senato. Il ministro D’Alema invita invece ad evitare ‘discussioni premature’ mentre la Farnesina segue da vicino la vicenda.

(ANSA) – ROMA, 23 SET – I due militari italiani scomparsi ieri nella provincia afghana di Herat sono stati rapiti e consegnati a un comandante taleban della zona. Lo riferisce l’agenzia di stampa indipendente Pajhwok, che cita fonti anonime della polizia. I due sono stati sequestrati dal mullah Akhtar Muhammad ad un posto di blocco e consegnati al comandante taleban Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai. Secondo un’altra versione, un capo tribale anonimo ha ricevuto una telefonata da una banda che ha rivendicato il rapimento.

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L’Iraq caccia i contractors assassini

Martedì, 18 settembre 2007

a Blackwater viene messa alla porta dal governo di Bagdad. La società di sicurezza
privata americana opera in Iraq dall’inizio della guerra con migliaia di contractors,
ossia “soldati privati” che godono di immunità, assoldati per difendere privati o
personalità a rischio. La decisione è arrivata dal ministero dell’Interno iracheno
dopo gli scontri di domenica nella capitale, che hanno provocato undici morti tra
i civili. Nella nota ufficiale si legge che «il ministro ha ordinato di annullare il
permesso di Blackwater e la società non può più operare in Iraq. Un’indagine
penale è stata aperta contro coloro che hanno compiuto questo crimine»

(altro…)

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Editoriale di Mauro Mazza direttore del TG2 evoca le Brigate Rosse e anche il su capo , Fini, lo « cazzia »

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L’ex bagnina perde 250 mila dollari al tavolo da gioco e invece di pagare accetta la proposta di una «notte d’amore»

 LAS VEGAS – Una bollente notte d’amore per saldare un debito di gioco di 250.000 dollari. La protagonista di questo singolare scambio è l’ex bagnina di Baywatch, Pamela Anderson, che, secondo i tabloid americani, ha accettato senza battere ciglio l’invito fattole da un misterioso uomo americano: proprio come nel film “Proposta indecente” con Robert Redford e Demi Moore,la Anderson, dopo aver perso una notevole cifra a poker nella città di Las Vegas, ha accettato una notte di sesso per cancellare l’imbarazzante debito. (continua)

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Paolo Ferrero: “Capisco che Calderoli sia più esperto di maiali che di Islam, ma un po’ di rispetto per i convincimenti religiosi altrui non guasterebbe”: così il ministro della solidarietà sociale.

Probabilmente è questo il maiale che il senatore Calderoli sacrificherà per le sue ca…che offendono gli italiani, il Senato della Repubblica ed il mondo islamico. Ma ognuno dà solo quello che ha: «metto personalmente fin da subito a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale»

la notizia dell’ANSA

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