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Archive for the ‘Stragi’ Category

HannibalIl Messaggero e la Repubblica  ci introducono a due notizie schoccanti in Texas ed in Messico (tutto il mondo è paese) due uomini si sono mangiato le rispettive fidanzata e ex moglie. In Texas un ragazzo – in una premeditata azione di gelosia – ha rapito la ex moglie e dopo averla uccisa la ha tagliata a pezzi cucinandone e mangiandone alcune parti. Non contento si è recato dall’attuale convivente della donna ferendolo con alcune coltellate. Pare che sia stato lo stesso assassino, a cose finite, ad andare alla polizia a raccontare i fatti. Non meno intrigante il caso del “cannibale messicano”. In questo caso l’uomo , pare aspirante scrittore, ha ripercorso le orme di Hannibal Lecter –il  famoso personaggio anch’egli cannibale- del film «Il silenzio degli Innocenti»  interpretato fa Antony Hopkins ed ispirato al libro di Thomas Harris. Questa volta sono stati i vicini ad avvisare le autorità a causa del puzzo che emanava dall’appartamento. La cosa peggiore è che anche una ex fidanzata del Calva Zapeda era stata ritrovava mmorta e con mutilazioni qualche hanno fa ed una prostituta manca all’appello nella stessa zona.

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Sconfiggere le mafie è un obiettivo imprescindibile, una priorità nazionale.
Le mafie inquinano il nostro territorio, negano i nostri diritti, cancellano libertà e dignità, impediscono lo sviluppo di intere regioni e condizionano il mercato in ogni regione del Paese, uccidono. Non basta combatterle, condannarle a parole, con manifestazioni o slogan altisonanti, bisogna sconfiggerle! Non bisogna aspettare nuovi morti e non bisogna dimenticare che per sconfiggerle occorre l’azione comune della società civile, della magistratura e delle Istituzioni tutte. Occorre affrontare questa “guerra”, con oltre 2650 morti ammazzati, iniziando dal rompere il silenzio e l’omertà, l’indifferenza e la connivenza, che avvolgono, proteggono e rafforzano la presenza e l’attività mafiosa, al Sud come al Nord. Nessuno può chiamarsi fuori. Continua a leggere


Il parere di Rita Borsellino

La possibilità che a Contrada venga concessa la grazia non piace a Rita Borsellino, la sorella di Paolo, il magistrato antimafia ucciso nel 1992, che intende chiedere un incontro al capo dello Stato Giorgio Napolitano nel tentativo di evitare questo passo. “Ritengo questa ipotesi estremamente grave – spiega – Contrada è stato condannato per reati commessi tradendo la sua funzione di servitore dello Stato, quello stesso Stato per cui Giovanni (Falcone, ndr), Paolo e tanti altri rappresentati delle istituzioni hanno consapevolmente dato la vita“. “Comprendo i sentimenti di pietà che si possono avere nei confronti di un uomo nelle condizioni di Contrada – aggiunge Rita Borsellino – ma la sua vicenda giudiziaria ha sempre lasciato l’alea del dubbio sul fatto che il dirigente del Sisde abbia detto fino in fondo ciò che sapeva sulle complicità di parte delle istituzioni con l’organizzazione mafiosa”. “Uno Stato deve sapere distinguere e ricordare – conclude – altrimenti il rischio, dirompente per un Paese democratico fondato sulla giustizia, è che domani possa apparire legittima e dovuta anche la grazia ai boss mafiosi“.

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Pagliarini: Morti bianche. Impegni governo diventino concreti
Roma 11 dicembre 2007 Dopo gli spaventosi fatti avvenuti alla Thyssenkrupp nulla dovrà essere più come prima. La piattaforma presentata stamattina dai quattro partiti della ‘sinistra arcobaleno’ risponde all’esigenza di perfezionare e definire urgentemente le misure, previste nel Testo Unico, rinviate ad una delega al governo e rappresenta una risposta concreta alla preoccupazione e alla rabbia esplose ieri a Torino durante il corteo in solidarietà con le famiglie delle vittime. Il Consiglio dei ministri si è assunto un impegno importante a proposito del rapido varo delle norme in materia di sicurezza: ora l’esecutivo deve concretizzare quell’impegno, per ricomporre la frattura con tutti coloro che ogni giorno vanno a lavorare senza sapere se rientreranno sani e salvi a casa la sera.

Palermi: Morti bianche. Responsabili hanno nomi precisi, quelli delle impreseI responsabili degli incidenti e dei morti sul lavoro hanno nomi precisi, quelli delle imprese. Sono loro che non fanno i controlli o non li rispettano; sono loro che mettono precari ed apprendisti a svolgere lavori pericolosi per i quali occorre formazione ed esperienza; sono loro che fanno lavorare gli operai 12 ore al giorno col ricatto di licenziarli. Alla Thyssen è andata così, e così va quotidianamente in migliaia di imprese grandi e piccole. Montezemolo farebbe bene a farsi un esame di coscienza, riunire gli aderenti a Confindustria e cacciare via tutti quelli che non rispettano le norme sulla sicurezza. Non lo fa perché, assieme a tutto il vertice di Confindustria, è complice della strage continua di lavoratori.

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