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Archive for the ‘blog’ Category

Per Hanna

Dedicato ad Hanna

così ?

o così ? 

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Grazie ai Miei Lettori

Piccola cosa, ma grande soddisfazione dopo sei mesi di apertura di questo blog provinciale che spazia fra politica cronaca e pensiero. Grande smentita per per chi afferma che la politica (soprattutto), ma anche il pensiero forte non riscuotano interesse. Oltre 33.000 hits , 5.500 visite al mese e 20.000 da ferragosto non sono poche. Forse, come nella pubblicità della Ferilli : « A noi ce piace tanto de chiacchierà », ma da quando abbiamo iniziato, di chiacchiere ne abbiamo fatte tante. Auguriamoci continui così .

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Carlo Federico Grosso giudica “devastante” la proposta di AN e Forza Italia

Sbirciavo il TG3 , più precisamente la trasmissione “Shukran”, quando mi è apparso il faccione della signora Bertolini, credo, perché il nome non lo ho colto bene tanto ero scandalizzato dalle parole, che illustrava una proposta che mi sembrava sempre più spaventosa ma mano che la signora andava avanti. In poche parole : «Il prelievo obbligatorio del DNA per quegli immigrati che vogliano far entrare in Italia moglie e figli» La bionda e giunonica signora era convinta, pacifica sorridente, mentre blaterava di convenienza per gli immigrati stessi, sicurezza (e certezza della razza probabilmente). Non si limita dunque alle pacifiche proposte di legge come le «Disposizioni per la valorizzazione e la promozione della ‘sfoglia emiliano-romagnola’» persegue un controllo invasivo delle più intime caratteristiche degli immigrati – specie se di colore – perché la violenza non è mirata a cittadini europei (ora le hanno sottratto i rom) o USA, ma a quella massa di migranti che affogano presso le nostre coste del sud Italia. (altro…)

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Oì aristòi

Come ti dileggio la democrazia

Nel suo ottimo volume : L’etica degli antichi, Mario Vegetti esamina il comportamento del mondo Omerico, quanto di più lontano dal concetto di democrazia oggi si possa immaginare, ed esamina le comunità agropastorali nelle quali un re che doveva sempre affermare la supremazia anche se figlio di re (Ulisse ne è l’esempio più lampante quando deve scacciare i Proci) applicando i metodi più terribili e quindi perfino l’eccidio totale degli avversari completamente rinchiusi in una stanza-macello. (altro…)

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legge_40.jpg

Il 25 ottobre alla  “Sala Conferenze” del Banco di Sardegna. Viale Bonaria, Cagliari. ore 17.00

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Gentiloni: modicheremo la norma sui blog

Eccezionale e mai veduta protesta sulla rete. Contro ogni stupidità a censura

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« Weltroni » è il segretario di un partito che non c’è e ben gli si attaglia la poesia che Guido Gozzano scrisse , nell’anticamera della morte, dopo il suo viaggio in India e nella fase del suo “crepulorarismo esotico”. Guccini la riprende con eguale struggente utopia. (arouetvoltaire)

Ma bella più di tutte l’Isola Non-Trovata:
quella che il Re di Spagna s’ebbe da suo cugino
il Re del Portogallo con firma suggellata
e bulla del Pontefice in gotico latino.
L’infante fece vela pel regno favoloso,
vide le Fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso,
quell’isola cercando… Ma l’isola non c’era.
Invano le galee panciute a vele tonde,
le caravelle invano armarono la prora;
con pace del Pontefice l’isola si nasconde,
e Portogallo e Spagna le cercano tuttora.
L’Isola esiste. Appare talora di lontano
tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
“L’Isola Non-Trovata!” Il buon Canariano
dal Picco alto di Teyde l’addita al forestiero.
La segnano le carte antiche dei corsari.
… Hifola da – trovarfi? … Hifola pellegrina? …
È l’isola fatata che scivola sui mari;
talora i naviganti la vedono vicina…
Radono con le prore quella beata riva:
tra fiori mai veduti svettano palme somme,
odora la divina foresta spessa e viva,
lacrima il cardamomo, trasudano le gomme…
S’annuncia col profumo, come una cortigiana,
l’Isola Non-Trovata… Ma, se il piloto avanza,
rapida si dilegua come parvenza vana,
si tinge dell’azzurro color di lontananza…

il testo di Guccini (altro…)

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Forse la Montalcini fornirà la stampella a Storace

 

 

<p align=”center”><img border=”0″ alt=”Montalcini” style=”MARGIN: 0px 5px 5px 0px” src=”https://esserecomunisti.wordpress.com/wp-content/uploads/2007/10/rita-levi-montalcini.jpg

” title=”Montalcini”/></p>

<p align=”center”><span style=”FONT-SIZE:<p” align=”justify”><span style=”font-size: 9pt; font-family: Verdana”><strong>Con Rita Montalcini</strong><br/>contro ogni forma di violenza, <strong>fascista. </strong></span></span></p>

 

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Storace

 

La Vita come viene

Se la scuola fosse altra cosa

Il “mio” blog libero

Federazione Pdci Cagliari (official site)

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Approvato dal Senato americano un emendamento che garantisce anche ai blogger il segreto sulle fonti.

WASHINGTON (Usa) – La commissione del Senato statunitense ha approvato un emendamento al Free Flow of Information Act (libera circolazione delle informazioni) che estende anche ai blogger alcuni privilegi finora riservati solo ai giornalisti. Tra questi anche il segreto professionale, che tutela le fonti delle notizie che desiderano rimanere anonime. Il testo approvato dalla commissione estende infatti l’accezione del termine giornalismo a ogni forma di «raccolta, preparazione, collezione regolare oltre alla fotografia, la registrazione, l’editing e la pubblicazione di informazioni locali, nazionali e internazionali su eventi e altri fatti di pubblico interesse destinate alla diffusione al pubblico». L’emendamento estende anche ai processi federali, e non solo a quelli dei singoli stati, i privilegi riservati ai giornalisti. Aspre critiche alla decisione (approvata con una maggioranza di 15 contro 2) giungono dai repubblicani, preoccupati che il provvedimento, se approvato anche dal Congresso, possa facilitare i terroristi iracheni o i pedofili a presentarsi sotto mentite spoglie da giornalisti/blogger, godendo così di una maggiore impunità. Inoltre alcune obiezioni puntano sulla mancanza di un codice etico e deontologico che i giornalisti sottoscrivono e rispettano, mentre i blogger no.

continua

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Cliccami, ti aspetto

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Cagliari: Cinema Olimpia

Le ragioni dell’aragosta, anche se Loche sospetta sia un astice

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«Non ho avuto tempo per la mia domanda, non ho avuto il coraggio d’interrompere il dibattito sull’anfiteatro di cagliari, i commenti sulla “nuova” copertina della sardegna lontana dal billionaire o Lele mora. Non l’ho fatto e me ne sono un pò pentito… Sono corso a casa, mi sono iscritto al tuo blog e ti ho scritto immediatamente. Ero in prima fila e non riuscivo a fare altro che guardarti, ammirare l’impegno, le capacità, la carica artistica e umana che ancora una volta hai dimostrato in questo film che come giustamente hai sottolineato non vuole essere una metafora bensì la rappresentazione dell’impegno e della dedizione di “splendida gente comune” nell’inseguire un obiettivo colletivo: aragosta, libertà o democrazia che sia. La mia non è una domanda (è forse anche per questo che non me la sono sentita di interrompere i tanti dubbi riguardo la possibile matrice politica del film..) è una semplice esternazione di una profonda stima che nutro per gente che come te che usa le proprie capacità, il proprio ingegno, le proprie doti e soprattutto uno straordinario carisma per risvegliare le coscienze degli italiani. Sono riuscito a stringerti la mano e mi sono emozionato… Filippo»
Per aprire sullo spettacolo, che è seguito al film : Le ragioni dell’Aragosta proiettato ieri pomeriggio a Cagliari ed al cinema Odissea – giusto per prevenire le obiezioni dei lettori, ma Filippo così scrie nella foga del commento-, mi sono servito del blog di Sabina Guzzanti sul quale Filippo ha lasciato i suoi dubbi e le sue domande. Spettacolo perchè ogni momento di Sabina Guzzanti è spettacolo che ammalia anche quando racconta eventi tragici o che ripugnano al nostro intelletto come, per esempio, la guerra secondo il catechismo di Ratzinger per cui acquisisce valore morale se si ha probabilità di vincerla. Il film pare avere l’aspetto di un backstage di qualcosa che è avvenuto (lo spetttacolo in favore dei pescatori ormai allo stremo all’Anfiteatro romano di Cagliari), ma che in realtà non avverà mai.
(altro…)

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I politici sotto accusa se la sono fatta sotto,la rete ha esultato

V-day e ruolo di Internet in Italia

Il meme italiano principale di questa settimana è stato il V-day, la giornata proposta da Beppe Grillo per sensibilizzare l’opinione pubblica su alcuni dei problemi politici che affliggono il nostro paese (v. condannati in parlamento, ecc.).

Ora, Beppe Grillo può piacere o meno (disclaimer: a me, da sempre, diverte e stimola molto).
Il Vaffanculo Day, nel nome e negli intenti, può piacere o meno. (altro…)

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Il «vaffa…day»

beppe grillo

Un’intervista a Beppe Grillo su Sky-live

Le sparate di Casini e dei poltronari non é condivisa nel centrosinistra. Due dichiarazioni estratte dalla Rinascita della sinistra in data 12 settembre 2007:
Per Marco Rizzo dei Comunisti italiani «la sinistra, se vuole tornare ad essere tale, deve riscoprire i valori e rispondere così all’antipolitica. La piazza di Grillo testimonia bisogno di cambiamento e di rappresentanza vera. Se la sinistra non è in grado di soddisfare questa richiesta si apriranno spazi per la demagogia e il populismo».
Orazio Licandro, del Pdci commenta: «Bisogna prestare sempre attenzione alla piazza. Non c’erano soltanto beceri qualunquisti e propugnatori dell’antipolitica». Licandro sostiene che «dopo cinque anni di massacro della cultura della legalità, di leggi ad personam, di connivenza con la mafia e di annientamento di diritti, tutele e garanzie, gli italiani si aspettavano una svolta radicale: politica pulita, lotta all’evasione ma anche alla corruzione, una ripresa coraggiosa di contrasto della criminalità organizzata».
Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, afferma che i vuoti della politica vanno riempiti: «Quando non lo fa non ce la si può prendere con chi riempie il vuoto»,perciò «serve una riforma della politica».

 

E qualche fotografia

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Chiediamo pace con l’Africa

A Nairobi, il 15 settembre, si svolgerà una nuova Marcia per la pace figlia della Perugia-Assisi “per una comunità più inclusiva”. Ci sarà anche la Tavola della pace

 

 

“Pace e’ una parola dai mille significati. Secondo me in Africa se parliamo di pace dobbiamo dare dei contenuti molto concreti: “pace” significa che i miei figli possono mangiare a sufficienza, vivere in una casa pulita, andare a scuola, ricevere cure mediche quando ne hanno bisogno. Che sono i diritti umani fondamentali. Se questo avviene ci può essere pace. Se no, pace e’ una parola senza senso”, dice Mike Ochineg, il promotore della marcia della pace di Nairobi.
Le zone urbane del Kenya sono ricche di contraddizioni che balzano agli occhi anche del visitatore occasionale: il Kenya e’ nei primi cinque paesi nella classifica della più grande divisone di reddito fra ricchi e poveri. La classe media sta rapidamente sparendo e la popolazione e’ sempre più polarizzata in due segmenti: il dieci per cento di privilegiati e, al livello più basso, ben il sessanta per cento che vive in miseria ed e’ continuamente incoraggiato a lavorare duro per generare una ricchezza che non potrà mai condividere. leggi su LavoroSocietà

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dal sito: http://scandaloitaliano.wordpress.com/
riportiamo
“Il Portale Nazionale del Turismo è coperto da un finanziamento complessivo di 45 milioni di €, di cui 20 milioni destinati allo sviluppo, gestione e alla creazione dei contenuti nei prossimi anni, e di 25 milioni di € di co-finanziamento delle Regioni per accrescere il loro impegno su questo fronte.” (da un comunicato del Ministero per l’innovazione, 2005) leggi il resto

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Donne nell’ Arte

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Vietata un’assemblea dei redattori, l’editore tenta di non riassumere i dipendenti in cassa integrazione di Costantino Cossu da Cagliari

Un’assemblea che avrebbe dovuto tenersi in redazione e che invece s’è fatta nella sede dell’Associazione della stampa sarda. La vertenza Epolis prosegue in un clima di tensione. Meroledì a Cagliari i redattori del quotidiano free press di Nicola Grauso hanno provato a riunirsi nella sede di viale Trieste, ma il direttore del giornale, Antonio Cipriani, ha negato la disponibilità dei locali dicendo – spiegano i membri del cdr – che sono in corso lavori di ristrutturazione. A preoccupare ulteriormente giornalisti è il fatto che l’azienda in questi giorni sta chiedendo a ciascuno di loro di sottoscrivere, per accettazione, la disponibilità alla ripresa del lavoro e alla sospensione della cassa integrazione a partire dal primo settembre prossimo, ipotizzando una ripresa delle pubblicazioni per il 5 settembre. leggi su Il manifesto

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Var

Elisabetta canalisIeri pomeriggio il fastidio che veniva dai notiziari di tutte le reti televisive era quel verbo : “dimenticare”. Perché per telegiornaliste/i “the doctor” come è chiamato Valentino Rossi, per una laurea honoris causa avuta a scopi pubblicitari [dell’Università cedente], aveva dimenticato di pagare al fisco italiano 60 milioni di euro in tasse calcolate per difetto dal 2000 anno in cui il ragazzo scordarello si era trasferito in Gran Bretagna –così per amore del fumo di Londra- dove pagava le tasse per quanto ivi introitava: niente in pratica. E di conserva quei bravi giornalisti, che al potere ed agli amici non vogliono dispiacere, ci hanno ricordato che di pagare le tasse si erano dimenticati anche: Capirossi, Schumaker, Tomba, e Maradona, tanto per una prima infornata. Si aggiungono poi sempre sportivamente un ciclista, un tennista e via discorrendo fino agli apici della finanza d’assalto [quella che compra a debito come i salariati di un tempo] rappresentata da Gnutti che in quanto a pagare di euro ne avrebbe scordati 600 milioni. Roba da raddoppiare per un mese lo scarno introito di 1.000.000 di pensionati. Rossi, naturalmente, “neghicchia”, gli pare impossibile e per dimostrare che è totalmente al verde fa il bagno nudo, alle Bombarde di Alghero, con la bella –e anche lei nuda- Elisabetta Canalis{qui in un backstage}. E tutti vissero fessi e contenti.

 

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V.A.R.

TG 4Gran battage in Sardegna (Provincia Italia) per la visita del ministro Gentiloni con il direttore generale della Rai e grandi promesse (o panzane?): “è fondamentalmente positivo e spinge ad andare avanti sia in Sardegna, sia nel resto d’Italia” . Naturalmente sarà risolto il conflitto d’interesse (del cavaliere s’intende) e, oltre ai montanari sardi e valdostani tutta Italia vedrà il digitale terrestre.
Ma come tutti i battages pubblicitari nessuno è rimasto convinto.
Il presidente Soru (alias Mister Tiscali), che di queste cose se ne intende, ha sentenziato : non intendo spendere un solo centesimo sull’interattività a 56 K del DTT .
E non aveva torto -come pensiamo non lo abbia nella querelle col governo e con la Lanzillotta-Scelba* a proposito della capacità impositiva della Regione Autonoma- perché proprio nei giorni in cui il ministro ed il direttore si pavoneggiavano a Cagliari snocciolando cifre sproporzionate e precostruite il DTT nella città faceva acqua.
Alla Sardegna –e Val d’Aosta naturalmente- il ministro ha fatto il grazioso regalo di mettere il 2° canale Rai, Rete 4 ed un’associata de la 7 sul digitale terrestre ed ha fatto esplodere la “vendita-consegna” dei decoder vecchi ed obsoleti che riempivano i magazzini dei depositi sardi. Chi ci ha guadagnato?
Ci auguriamo se ne occupi la magistratura. Ma quel che conta che contestualmente alla presenza del ministro, quasi fosse uno jettatore, il DTT ha cominciato a fare i capricci per cui i cagliaritani sono stati costretti a tornare al vecchio sistema.
Fatta eccezione, s’intende, per Rai 2 e Rete 4 , sottoposte a sfarfallamenti , visioni di pixel e quant’altro se si azzardavano ad usare il decoder.In tutto questo e dopo qualche giorno, uno sprazzo di felicità per i sostenitori di Fede sul satellite ed Europa sette sul canale.
Rete 4 è sparita.
Francesco di Stefano ed Europa 7 hanno avuto giustizia (dopo 2 sentenze anche della Corte Costituzionale) e Fede è sul satellite.
Si stava per brindare con spumante di Tempio quando è arrivata la doccia gelata.
Europa 7 non trasmette. E’ il digitale terrestre che è saltato. Grazie Gentiloni
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* Il ministro Scelba è famoso per la sua legge n° 62 del 1953 con la quale volendo regolare la “Costituzione e funzionamento degli organi regionali” mandò a carte 48 , come si dice, l’articolo 5 della Costituzione instaurando un formidabile centralismo statale. Ancora ne paghiamo le conseguenze.

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Spartacus

Ironia del vocabolario. Fosse accaduto a Roma invece che in Afghanistan avremmo detto che oggi, 3 luglio 2007, sono stati uccisi 33 seminaristi -magari protestanti- ed invece diciamo, e con malcelato piacere che sono stati uccisi 33 talebani e, per chi vuole infierire: 33 ribelli.
Come se fosse un delitto e non un diritto sancito dallo jus gentium che ci si ribelli alle forze di occupazione.
Quando si dice “la forza della parola”.

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