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Archive for the ‘Diritti’ Category

APPELLO DI SOLIDARIETÀ CON I COLLEGHI (E GLI STUDENTI) DELLA “SAPIENZA” DI ROMA

A proposito dei fatti relativi alla rinuncia di papa Benedetto XVI alla visita e al discorso all’Università Sapienza di Roma, in occasione della solenne inaugurazione dell’anno accademico, i sottoscritti, docenti, ricercatori e studiosi in formazione negli atenei italiani e nelle altre istituzioni scientifiche, esprimono la più ferma e convinta solidarietà ai colleghi sottoposti nelle ultime giornate a un linciaggio morale, intellettuale e persino politico, senza precedenti. Noi firmatari di questo Appello di solidarietà affermiamo che ci saremmo comportati come i 67 docenti della Sapienza, in nome della libertà della ricerca e della scienza. Se essi sono “cattivi maestri”, come più d’uno li ha bollati, ebbene, lo siamo anche noi. L’invito al papa in occasione dell’apertura dell’anno accademico costituisce offesa al sapere scientifico, ovvero un esecrabile cedimento nei confronti di un preteso principio d’autorità. I colleghi della Sapienza, lungi dall’“impedire al papa di parlare” hanno semplicemente contestato l’opportunità di far inaugurare l’anno accademico – ossia il momento più solenne nella vita di un ateneo – da un capo religioso, e nel contempo capo di Stato straniero, confessionale. Tanto più che trattasi di un papa che ha espresso in reiterate occasioni l’idea che la ragione non possa che essere subordinata alla fede, la scienza alla religione, e ha assunto gravi prese di posizione che, mentre smantellano la Chiesa del Concilio Vaticano II, costituiscono continue, pesanti ingerenze nella sfera delle istituzioni politiche nazionali, dalle quali non sono giunte, generalmente, le opportune risposte. In ogni caso, la protesta dei colleghi non contro Benedetto XVI era diretta, ma innanzi tutto contro l’autorità accademica che ha commesso la leggerezza di invitare un’autorità religiosa a una cerimonia che deve essere rigorosamente laica; tanto più sbagliato, il gesto del rettore della Sapienza, in quanto ormai l’Italia è un Paese multietnico e multireligioso e ciò nonostante un regime concordatario, obsoleto anche nelle sue revisioni, che continua a privare le scuole pubbliche non universitarie della possibilità di un approccio comparativo al mondo delle religioni assegnando invece la priorità esclusiva all’insegnamento della religione cattolica. E il papa di Roma rappresenta soltanto una parte dell’opinione pubblica, anche di quella aderente a una fede religiosa. Si aggiunga l’atteggiamento di vera e propria subalternità mostrata dalle autorità accademiche, di concerto con quelle ecclesiastiche, e dal coro mediatico che ne ha accompagnato le scelte: inaccettabile, ovviamente, era la pretesa che a Ratzinger fosse riservata una zona franca, in cui le espressioni di dissenso dovessero essere impedite, quasi forme di delitto di lesa maestà. Noi sottoscritti, davanti alla campagna mediatica in atto, esprimiamo la più vibrata protesta e la più ferma preoccupazione per le parole che abbiamo letto e ascoltato in questi giorni, in un penoso unanimismo di testate giornalistiche e di forze politiche. Ci impegniamo, accanto ai colleghi della Sapienza e di tutti gli studiosi e gli studenti che con rigore e passione lavorano, e studiano, nelle istituzioni universitarie e scientifiche italiane, a lottare, con la fermezza e la costanza necessaria – ben oltre questo episodio – perché venga salvaguardato, in un Paese che sembra voler pericolosamente regredire all’epoca del “papa re”, la libertà della ricerca scientifica, in ogni ambito, da ipoteche fideistiche e da nuovi e vecchi princìpi d’autorità.

Torino, 16 gennaio 2008 Angelo d’Orsi (prof. Storia del pensiero politico, Università di Torino)

Entra qui per firmare la petizione

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In concomitanza del tradimento di Mastella che chiede al Governo di consolarlo e coprire le marachelle di famiglia, la CEI , come il soldato sotto la croce, affonda la lancia nel costato di Prodi per accertarne e accelerarne la morte.

soldato trafigge il costato

La proposta sarebbe di fare punto e a capo. Ritornare alla legge delle Guarantigie e attendere di vedere se, a differenza di Bismark, Bush (che tanto gli piacciono le invasioni) voglia accogliere un eventuale appello di dichiarare guerra allo stato Italiano che tanto, come pontifica Bagnasco è : “sfilacciato, frammentato”, “ridotto a coriandoli”. Altro che 194, legge che funziona alla perfezione, se tagliando s’ha da fare è ai patti Lateransi voluti dal “Duce del fascismo” per rafforzarsi un regime che solo le tonache, anch’esse nere come la camicie dei suoi picchiatori – vedi l’ironia della storia – potevano pubblicizzare dai pulpiti. Se fossimo dei credenti dovremmo osannare Oliviero Diliberto. Le sue profezie si stanno compiendo meglio e più puntuali di quelle di Elia. «Non saranno i Comunisti a fare cadere il governo Prodi» – diceva a Cagliari il 17 dicembre – «ma nell’ordine, Mastella, il Vaticano e gli altri poteri forti: Confindustria e la politica estera americana». Una profezia direbbero i laici-fedeli perché, intenti a spartir poltrone, ingraziarsi il Papa e accontentare banche e finanza, di analisi politiche non solo non ne fanno, ma non ne sanno fare. Torniamo al punto. Papa, Vaticano e CEI hanno rotto, con la scusa del primato etico, quei patti che il solo Benedetto Croce contrastò perche: «gli ripugnava quella particolare conciliazione, effettuata non con un’Italia libera, ma con un’Italia serva, e per mezzo dell’uomo che l’aveva asservita il quale compiva quell’atto fuori da ogni spirito di religione e di pace, ma solo per trarne nuovo prestigio e rafforzare la sua tirannia». Questo è il vichiano ripetersi dei cicli della storia.
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amici-per-la-pelle.jpg

RECENSIONI. Mi sono imbattuto e mi faccio premura di segnalarlo, in un eccellente lavoro fatto dalla Polizia di Stato, e anche in questo caso, dalla Questura di Nuoro già da tempo impegnata a lavorare per una società migliore, (ricordiamo una recente capillare campagna contro il fenomeno del “bullismo”) . L’argomento odierno -di cui mi occupo e che mi spinge a pubblicare almeno parte del lavoro-, è attualissimo : La mediazione culturale per combattere (mi sembra il verbo appropriato) ; il razzismo. Anche questa nuova iniziativa è curata dal dottor Fabrizio Mustaro ed è stata presentata alla stampa l’11 gennaio 2008, alla presenza del Questore di Nuoro Dott. Antonello Pagliei. L’approccio usato da qualche anno dal Mustaro – con l’impegno dei Questori che lo hanno incoraggiato e promosso in questi anni- ha spaziato dal bullismo, all’alcolismo attraversando quei fenomeni sociali che rimangono i più sensibili nella provincia Sarda. Notevoli i diari scolastici a tema che, insieme con il resto del lavoro e con una apprezzabile continuità grafica appaiono come una sorta di “educazione civica” ed alla legalità che la Questura del capoluogo babarbaricino va portando avanti da qualche anno.

 

Di particolare efficacia il volumetto “Amici per la pelle”, ultimo nato, che si occupa del rapporto interculturale fra i vari popoli (opuscolo PDF ). Corredato da una grafica semplice e piacevole che facilita l’itinerario del lettore si avvale di un dizionario dei termini più usuali, ma sconosciuti alla maggior parte dei ragazzi e traccia una sorta di piccola enciclopedia e storia dei “migranti” e delle loro ragioni con un linguaggio accessibile (i testi sono del Mustaro) che percorre storia e miti delle grandi religioni monoteiste corredato da un curioso “avviso ai naviganti” . (altro…)

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Per i cultori della libertà di pensiero non è di buon auspicio che proprio la Sapienza sia stata fondata da Bonifacio VIII. Anche Dante firmerebbe la petizione contro la visita di Ratzinger visto che considerava l’altro un Simoniaco.

 

Un papa che appena ieri si scatenava contro la scienza, l’illuminismo ed il marxismo definendoli “una sciagura per l’umanità” dovrebbe avere il buon gusto di starsene lontano da quelle mura che colano di relativismo galileiano sul quale Ratzinger ha confermato che : “Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto”. Ma forse è proprio il buon gusto, la carità cristiana, il rispetto per l’uomo sociale che mancano a questo vescovo tedesco di Roma che impugna ancora la spada contro l’Islam irridendone profeti e Califfi. Piange Palermo, piange Siracusa …perché il lutto è entrato in ogni casa recita una ballata siciliana nata da tutt’altro argomento , ma per la visita del papa intransigente piangono Giordano Bruno ed il Savonarola e nemmeno Galileo si sente molto bene. Saprà trattenersi il vescovo intransigente per il quale «l’aborto è comunque e sempre un assassinio» quando lo storico Caravale terrà la sua lectio magistralis sulla pena di morte? E come fa a presentarsi come messaggero di pace quando fomenta l’odio per tutte le forme della scienza che non contemplino la “sua” visione della vita?

Ma così è l’uomo della grande Germania ed coerentemente ha fatto bene a mollare quei quattro ceffoni al buon Weltroni perché ne ha ottenuto ospitalità, insieme all’ex comunista Mussi (quello che ha seminato –sempre secondo Ratzinger- la più trucida ideologia mai comparsa sulla terra) se questi sono stati i risultati.

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Pubblicato su sx_bannaruni.jpg

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Una volta era “il quotidiano del partito Comunista Italiano”, ma ne è passata di acqua sotto i ponti ed è stata tanta che ha lavato, io credo, tutto quello che c’era di sinistra. Un dilavamento continuo che ha snaturato il giornale fondato da Antonio Gramsci che si rivolterebbe nella tomba a leggere le bestialità che vi si pubblicano oggi. Leggo. “perché la sinistra attacca Veltroni” è la domanda scandalizzata che si fa Vita pur rendendosi conto di quanto abbia nociuto al “signor Sindaco di Roma” l’essere andato via dal campidoglio nella discussione sulle «unioni civili» cedendo al ricatto del Vaticano. Piange, l’Unità sul fatto che il PD, che tanto piace al sindaco-segretario-del nulla, non piaccia alla Sinistra Arcobaleno ed in genere alla sinistra. Alcuni giudizi sono poi abominevoli. E’ recentissimo un articolo che riguarda i poveri del mondo, i diseredati, i sotto-paria che il colonialismo ancora imperante sfrutta e che una volta l’Unità, quando era l’Unità assurgeva a simbolo di umanità da difendere e far progredire. Il giudizio cui mi riferisco è recentissimo e mi ha portato, in prima battuta a non leggere completamente l’articolo. Un articolo sui paria che erano nientemeno che “quaranta predoni di greggio nigeriani”. E semplicemente abominevole che l’ex giornale di sinistra abbia penne tanto di destra che ignorino non solo la storia, ma la decenza. Vorrei scrivere di quest’aberrazione, ma nella blogosfera ho trovato chi lo ha fatto in maniera garbata, ma scioccante e vi prego di leggere la vicenda. Ripeterla dal giornale non posso (appunto mi sono rifiutato di continuare), ma qui, con Gravioso l’abominio diventa sublime.

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[per aderire invia un e-mail a nograzia@genovaweb.org con cognome-nome e città]

Sconfiggere le mafie è un obiettivo imprescindibile, una priorità nazionale.
Le mafie inquinano il nostro territorio, negano i nostri diritti, cancellano libertà e dignità, impediscono lo sviluppo di intere regioni e condizionano il mercato in ogni regione del Paese, uccidono. Non basta combatterle, condannarle a parole, con manifestazioni o slogan altisonanti, bisogna sconfiggerle! Non bisogna aspettare nuovi morti e non bisogna dimenticare che per sconfiggerle occorre l’azione comune della società civile, della magistratura e delle Istituzioni tutte. Occorre affrontare questa “guerra”, con oltre 2650 morti ammazzati, iniziando dal rompere il silenzio e l’omertà, l’indifferenza e la connivenza, che avvolgono, proteggono e rafforzano la presenza e l’attività mafiosa, al Sud come al Nord. Nessuno può chiamarsi fuori. Continua a leggere


Il parere di Rita Borsellino

La possibilità che a Contrada venga concessa la grazia non piace a Rita Borsellino, la sorella di Paolo, il magistrato antimafia ucciso nel 1992, che intende chiedere un incontro al capo dello Stato Giorgio Napolitano nel tentativo di evitare questo passo. “Ritengo questa ipotesi estremamente grave – spiega – Contrada è stato condannato per reati commessi tradendo la sua funzione di servitore dello Stato, quello stesso Stato per cui Giovanni (Falcone, ndr), Paolo e tanti altri rappresentati delle istituzioni hanno consapevolmente dato la vita“. “Comprendo i sentimenti di pietà che si possono avere nei confronti di un uomo nelle condizioni di Contrada – aggiunge Rita Borsellino – ma la sua vicenda giudiziaria ha sempre lasciato l’alea del dubbio sul fatto che il dirigente del Sisde abbia detto fino in fondo ciò che sapeva sulle complicità di parte delle istituzioni con l’organizzazione mafiosa”. “Uno Stato deve sapere distinguere e ricordare – conclude – altrimenti il rischio, dirompente per un Paese democratico fondato sulla giustizia, è che domani possa apparire legittima e dovuta anche la grazia ai boss mafiosi“.

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Livia Turco da La repubblicaDopo la sentenza di Cagliari quella del giudice di Firenze . L’assurda legge 40 , contraria alla legge ed alla Costituzione viene demolita pezzo per pezzo alla prova dei fatti, altro che «schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna » che un disperato teocon come Giuliano – il laico devoto – sta gettando come merda sulle donne e sul loro diritto alla autodeterminazione ed alla salute. La ministra della salute, Livia Turco non ha dubbi : “Su questi temi mi ostinerò a cercare il dialogo il mio compito è applicare la legge a prescindere dal giudizio, e questo significa anche correggere forzature, dove ci sono state”. Era una legge da guerra di religione voluta dal vaticano e dalla Chiesa Romana in un rigurgito di regressione medievale dove il controllo dell’azione e del corpo della donna era assoluto: sino alla combustione sulla pubblica piazza. Quindi in un’Italia che comincia a fare i primi tentativi per la affermazione della sua indipendenza laica e costituzionalmente garantita spetta alla magistratura e quindi al potere della Legge dello Stato stabilire i confini fra Stato e chiesa come furono dolorosamente accettati da Togliatti per evitare lo scontro con il Vaticano alla cui difesa si erano schierate le truppe americane di stanza in Italia. Certo si scatenerà il vaticano contro «L’omicidio permanente» nel parossistico tentativo di stracciare la legge sull’aborto (la odiata 194), ma piano piano, Binetti o non Binetti questo Stato laico saprà sopravvivere.

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«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia – capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.

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La situazione interna precipitò nel dicembre dello stesso anno nel Capoluogo.. Una gran numero di soci e operai ormai stanchi si autoconvocò spontaneamente in una delle sedi per esaminare la gravità della situazione. Malgrado la dimostrazione fosse pacifica e composta da fedeli associati l’ Autorità fece schierare gli accoliti più duri per controllare e reprimere quelli che chiedevano, in fondo, solo chiarezza e giustizia. Ma la decisione era presa: «reprimere e metter sotto controllo magari sostituendo i capipopolo con personaggi di più sicura fede realista». La situazione era tragica perché Ulani e Granatieri erano pronti all’attacco con le sciabole sguainate e sarebbe corso molto sangue. Ma come si era giunti a quel punto? Le avvisaglie si erano manifestate circa un anno, o un anno e mezzo prima quando l’Associazione si era ingrandita con nuovi adepti che risultarono subito ansiosi di vivificare il proprio dipartimento che in effetti si ingrandì con apertura di nuovi centri di discussione che si dimostrarono ben presto molto attivi facendo proseliti sul territorio. (altro…)

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Cosa fare per prevenire gli abusi

«Il modo migliore per impedire un abuso, quando il genitore o colui che si prende cura non è presente, è quello di fornire ai bambini le conoscenze necessarie a proteggersi. La prevenzione essenziale può essere insegnata senza palare di abuso. I bambini non hanno bisogno di sapere cosa è un abuso e chi sono i pervertiti, che cosa fanno e perché lo fanno». Questo è nel blog diffuso da Psiche e Soma. Ma attenzione, non bisogna dimenticare che il 90% dei casi di abuso nei confronti dei minori avviene in famiglia, e vede nel ruolo di abusante il padre naturale, il patrigno, o più raramente la madre/matrigna. Detto questo: partecipo all’iniziativa promossa dal blog Psiche e Soma , finalizzata a fornire una corretta informazione ai genitori, per prevenire eventuali abusi sui minori. A questo indirizzo si trovano i blog che stanno aderendo all’iniziativa. Comunque diventa una buona lettura anche questa mentre una lettura su Diritto e famiglia può essere opportuna.

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Ha perso la causa una ragazza russa vittima di un hacker che le aveva violato il personal computer catturandone il materiale comprese una serie di foto della giovane. La notizia sta nel fatto che Evghenija aveva messo nel computer una serie di scatti di un “sogno erotico” ad uso che ella credeva “personale” . Poi l’intervento dell’hacker e la diffusione delle pose su internet. A niente è valsa la causa intentata dalla giovane per ottenere la cancellazione del servizio. Il giudice, pare della città siberiana di Krasnojarsk, ha emesso una singolare sentenza. Infischiandosene della privacy violata ha sancito che “dal momento che le foto si trovavano in rete” (a seguito della connessione del computer della ragazza ad un provider) diventavano di dominio pubblico e quindi usabili ad libitum).

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Non deve essere piaciuta al governo canadese la convocazione fatta dalla Farnesina all’ambasciatore di quel paese per essere sentito sulla morte dell’italiano Claudio Castagnetta morto il 23 settembre in Canada dopo un trattamento al taser da parte della polizia. Il silenzio delle autorità canadesi era assordante anche dopo l’intervento dell’ ex ministro dell’Immigrazione Joe Volpe e l’insabbiamento era totale. Le polizie nordamericane non sono nuove a questi abusi come abbiamo documentato in un altro post. Qui la vittima era stata uno studente che aveva fatto una domanda scomoda a John Kerry, mentre un’altra ripresa mostrava una violenza gratuita su un automobilista. Ma il Canada è sotto inchiesta anche per un’altra morte dopo l’uso ed abuso di taser sul polacco Dziekanski a Vancouver.

Come documenta Punto informatico sta ora avvenendo una escalation di queste armi elettriche che sparano -indiscriminatamente e ad libitum del poliziotto più ignorante- (vedi intervista) dardi o , adesso, proiettili in grado di dare una scossa da 50.000 volts. Uso indiscriminato fatale per chi si trovi in determinate condizioni di patologie incompatibili a simili trattamenti. L’industria sta sbizzarrendosi su queste armi e ne progetta e produce del tipo “a fucile”, “pistola” e disco volante. Certamente un inno ai diritti umani da parte degli esportatori di democrazia. E ci si divertono pure.

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C’era il sospetto che Giulianone non c’entrasse nella censura a Luttazzi. Non si censura un pezzo dopo una settimana che è andato in onda, magari replicato, messo in linea su You-tube e il tutto senza che Ferrara apra bocca. Se di offesa si fosse trattato Giuliano avrebbe scritto righi fiammeggianti sul suo Foglio, avrebbe rintuzzato, sbraitato o sottilmente alluso; invece niente sino alla lettera a La Repubblica. Lettera sorniona dove cita il generale americano in Iraq quasi godendo di essergli paragonato sebbene affogato nella m…. Ferrara, che sappiamo teocon colpito tardivamente sulla strada di Damasco crea una cortina fumogena dalla quale emerge da solo e solo bersaglio del satirico Daniele . Vuole distogliere lo sguardo da quella realtà che ha estromesso il comico. E, per darsi ragione dice di essere d’accordo con le : «dichiarazioni di Antonio Campo Dall’Orto», ma per darci dentro ironizza : «il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall’uso irresponsabile della libertà concordata». A Ferrara non è simpatico chi è “eretico” o “relativista” e mentre assolve, o fa finta di assolvere il povero guitto stanga chi veramente gli dà fastidio: il comportamento di Campo Dall’Orto (e del suo maestro) che ha rimesso in circolazione il blasfemo. Perché di questo si tratta e Luttazzi lo dirà esplicitamente. Coi Fanti si poteva scherzare, ma i Santi bisognava lasciarli in pace e la censura scatta quando Luttazzi va a sfruguliare l’Enciclica. Cosa naturale, eccetto che in Italia, perché “Sin dalla sua nascita, la satira ha avuto fra i propri bersagli preferiti la religione, in particolare gli esponenti pubblici del culto ed il ruolo politico e sociale svolto dalla religione. Documenti storici permettono di fare risalire, in Italia, la satira religiosa al ‘500, come parte della tradizione carnevalesca e popolare, ma sempre ed accuratamente censurata dalle diverse istituzioni “.

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Foto da Leonardo madioAveva sedici anni quando Rita Milla quando fu dapprima molestata e poi “abusata” dal prete don Santiago Tamayo e dopo trenta anni la diocesi di Los Angeles la ha dovuta risarcire perché don Santiago la aveva data in pasto ad altri sei compari. La orrenda e triste storia, portata alla conoscenza dei cittadini da una stazione televisiva (CbS) ha risvolti peggiori e drammatici perché la donna è rimasta incinta da uno dei preti il quale, secondo le rivelazioni del legale della donna, voleva mandarla ad abortire nelle filippine. Aborto che il Papa normalmente, nelle sue crociate contro la legge 194 definisce “turpe omicio”. Inutile dilungarsi nei particolari ampiamente forniti dalla stampa, quanto fa indignare è un commento apparso sul forum del sito “Cattolici Romani”. Un “defensor fidei” intervine infierendo sulla donna (alla quale peraltro le prove per l’accusa erano state fornite dallo stesso Tamayo in punto di morte) con una bestiale insinuazione: «Bene, ora che abbiamo scherzato sulla grammatica italiana, si può entrare nel merito dell’articolo? mi sembra piuttosto grave, a meno che non sia una bufala. una che va con 7 preti deve essere un po’… leggerina, mi sa». E questo è ciò che maggiormente indigna.

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Questo intervento non è contro LaMerica (cioè non è anti U.S.A.), ma non posso fare a meno di presentarvi uno scenario impressionante di come, in uno Stato a ragione considerato una delle culle della democrazia moderna, un uso personale, spietato ed ignorante della forza possa portare ad effetti aberranti come quelli che propongo in questa pagina. Il fatto è, come spiega nel filmato il cittadino americano, che si sta perdendo ogni limite. Superfluo parlare dell’amministrazione in carica e della nuova violenta spinta imperialistica della “guerra permanente”, l’ossessione della sicurezza, il considerare l’altro come nemico ha contagiato ormai anche l’altra parte, quella democratica che si candida al governo della potenza in espansione. L’arresto – in Italia inconcepibile del ragazzo che fa una domanda scomoda a John Kerry (lo ricordate avversario di Bush?) – è un atto di violenza inaudita anche perché seguito dal “taseramento” cioè la scossa elettrica ad altissimo voltaggio data con le “pistole buone


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E’ stata votata dal Senato una norma, contenuta nella Finanziaria, che blocca per dodici mesi l’affidamento a privati della gestione dei servizi idrici.
Cio’ vale per il futuro ma anche per le procedure attualmente in fase di studio e valutazione.
Un piccolo passo in avanti, cui se ne aggiungeranno altri grazie alla manifestazione del primo dicembre a Roma.
Per maggiori informazioni http://www.acquabenecomune.org/

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Ebreo perseguitato
notare il distintivo rotondo che gli ebrei erano costretti a portare

di Maria Demurtas *

L’attacco del vaticano alla laicità dello stato italiano ha raggiunto livelli non più tollerabili. Siamo all’integralismo religioso in uno dei suoi suoi aspetti più odiosi: l’invasione della vita intima del cittadino. Anni di studi e di ricerche hanno portato a risultati tali da garantire una procreazione libera e consapevole senza danni per la salute. (altro…)

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tutsi_hutu_pigmei.jpg “Il commercio di legno illegale, o coinvolto nel traffico illegale di armi, rappresenta solo la punta dell’iceberg del più generale fenomeno della deforestazione. Di fatto il legno illegale, oltre ad essere sinonimo di pratiche di gestione forestale prive di responsabilità, è divenuto un vero e proprio motore della distruzione delle foreste. Difatti, mentre le attività illegali distruggono preziosi ecosistemi, l’immissione sul mercato di stock di legname a basso prezzo crea un effetto di dumping che rende economicamente non realizzabile uno sfruttamento sostenibile delle foreste”
Nonostante le campagne portate avanti da molte associazioni (vedi Greenpeace – versione htlm) continua la deforestazione selvaggia del Congo dopo il termine della guerra civile. Con la “scusa” della ricostruzione, la banca mondiale ha puntato sulla commercializzazione del legname affidando alle multinazionali 600.000 (seicentomila) chilometri quadrati di foresta che è il secondo bacino al mondo in quanto a risorse forestali. Un impatto spaventoso sul piano del clima e dell’ecositema. Il frastuono dei mezzi e delle pesanti seghe a motore (che distruggono materialmente la foresta) allontanano dalle zone interessate gli animali che costituiscono il principale alimento dei Pigmei. Ora una delegazione di dodici tribù si è recata negli U.S.A. per cercare di negoziare con la World Bank condizioni meno devastanti.(vedi i rapporti in http://www.greenpeace.it/camp/foreste/illegale.pdf ed anche in www.greenpeace.it/archivio/foreste/africa.pdf .

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“I provvedimenti di allontanamento per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato sono adottati dal ministro dell’Interno con atto motivato e tradotti in una lingua comprensibile al destinatario ( sperando non sia analfabeta! NdR) del provvedimento o in inglese (sperando sia un poliglotta! NdR). Il provvedimento di allontanamento, che viene notificato al destinatario, riporta le modalità di impugnazione e la durata del divieto di reingresso in Italia, che non può essere superiore a 3 anni. Il termine per lasciare il territorio nazionale, indicato nel provvedimento di allontanamento, non può essere inferiore a un mese dalla data della notifica, salvo i casi di comprovata urgenza”. Questo in sintesi il decantato provvedimento colabrodo tradotto in ddl e già firmato dal Presidente Napolitano sull’onda dell’odiosa aggressione di Tor di Quinto (quartiere giustamente paragonato alla favelas di Rio). Provvedimento “a pancia” di gente che non sa legiferare, alla Bush nè tenere a posto lo Stato e alla quale piacciono tanto le leggi del “giorno per giorno”, dell’emergenza insomma come quella “Reale”, come quella del 2001 e come quella di oggi. Provvedimento sostanzialmente inutile, che dà strapotere ai prefetti in base a convinzioni politiche, che lascia il tempo al “rumeno” o “rom” di dileguarsi, tacciato di infamia dalla gente con la testa sulle spalle e dai penalisti Italiani. Un provvedimento semi inutile, per soddisfare la destra ed il centro giustizialista, pieno di falle e buchi. “Grazie Dottor Sottile ! Passeremo al 50° posto nella graduatoria mondiale della tutela dei diritti.” Poco accettabile quanto scrive Pecorario Scanio sul suo blog. Invece che affrontare il problema giogioneggia come Veltroni su cooperazione internazionale ed altro ignorando che le dichiarazioni di principio hanno stufato perchè sempre non seguite dai fatti. Impostare poi il discorso sulla violenza alle donne, in questo caso è pietoso, demagogico e scansa-responsabilità.

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Software libero : un modello di sviluppo per il territorio

Un grande convegno sull’ Open Source ed il libero software a Cagliari

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