Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for giugno 2007

Il Censore
vignetta L’attacco furioso
, incalzante, minaccioso oltre ogni dire, portato contro il professor Visco ci fa capire che, sull’antievasione, si è imboccata la strada giusta. Il fatto è che Visco, viceministro –speriamo presto con la restituzione della delega per la Guardia di Finanza -quando Prodi ed il centrosinistra finiranno di calarsi le braghe ad ogni starnuto di imprenditori delinquenti e riottosi-, perché quelli buoni ci sono e non li vediamo in piazza a fischiare e protestare-, è anche un buon fiscalista che conosce tutti i trucchi che “l’evasione” ha maturato, in questi decenni, per sottrarre allo Stato e quindi a noi cittadini una grossa fetta di reddito da ridistribuire secondo dettato costituzionale e secondo quanto afferma doversi fare un eccellente principe dell’ economia: il Samuelson autore liberale e premio Nobel, : duecentomila (fa più effetto) miliardi del vecchio conio. Oltre due finanziarie “lacrime e sangue” dell’ Amato del 1992. (altro…)

Read Full Post »

di V.A.R.


“Allora non soltanto è distrutta la fiducia in un uomo,
ma il gusto di credere ad un uomo sulla parola. Così
ognuno si richiude in se stesso e pretende di giudicare
il mondo da solo”.

Alexis de Tocqueville “La democrazia in America”, vol 2, pag. 408.-1982.Rizzoli.MI

No alla pena di morteEnnesima esecuzione. E la rabbia è maggiore –riguardo ad altri paesi che si comportano allo stesso modo- perché ci hanno inculcato l’idea che “l’America” è la culla della democrazia (naturalmente scordano la Grecia di Pericle nella loro difesa ad oltranza del campione della globalizzazione) e ne ha tanta da poterla, o almeno volerla esportare. Riportiamo la cronaca, trovata su un sito canadese in italiano, perché deve essere vista nella sua allucinante realtà. Un paese dove abbondano gli studi sul diritto occidentale, si preferisce ancora il metodo della vendetta che non la civiltà del Beccaria. (altro…)

Read Full Post »

Spartacus
(con la precisazione del 29 giugno)

Il presidente Giorgio napolitano Siamo rimasti sconcertati dal contenuto attinente ad un titolo invitante visto ieri su un quotidiano sardo che a Cagliari viene dato in omaggio dopo una decisione giudiziaria. Il coraggioso, ma improprio, titolo recitava “Ponzio Pilato è ancora fra noi” ed un’occhiello –mirato- anticipava lo schieramento dell’intervento che riprendeva un argomento già oggetto d’interesse di questo blog: il generale di CdA E.I Speciale. L’autore, operando una “macedonia” costituzionale ed istituzionale frammischiava funzioni e sorti di un Presidente del consiglio con l’autonomia di un viceministro con delega e la funzione del Capo dello Stato, rappresentante dell’unità nazionale, con quelle di dittatorello di quarto ordine “capo assoluto delle forze armate”. (altro…)

Read Full Post »

 

L’opinione
di Spartacus

Con la lettera dei 4 Ministri

l'8 settembre 1943Il generale di Corpo d’Armata “con incarichi speciali” Speciale è un militare a tutto tondo. Accademia, incarichi di comando e direttivi, una carriera nell’Esercito sino all’acme, le “tre botte” poi la quarta di Comandante del Corpo della Guardia di Finanza.
Nulla fa pensare o prevedere che un ufficiale che è stato (certamente) più volte comandante di corpo, e quindi capo della polizia militare in stretta collaborazione col procuratore militare (della Repubblica) di giurisdizione, non conosca il “Regolamento” od i Codici militari. In caso contrario sarebbe nullità assoluta da non meritare nemmeno queste note.
La domanda successiva (una delle domande) è questa: quando il generale Speciale non si presenta al “passaggio di consegne” col suo successore si rende conto di avere infranto non solo l’essenza del Regolamento di disciplina (dove maggiore responsabilità comporta maggiori o addirittura superiori doveri), ma di avere commesso una serie di reati esplicitamente previsti dal CPMP -che non risulta abrogato-?
Ha commesso il generale Speciale “attività sediziosa” ? (altro…)

Read Full Post »

Considerazioni su di un articolo a proposito di un manifesto
Ovverossia una lettura diversa da Barranca nei cui confronti il motto non perde efficacia
Il Censore

Bandiere rosse“Trovare una forma di associazione che difenda e protegga con tutta la forza comune la persona e i beni di ogni associato e per la quale ciascuno, unendosi a tutti, non obbedisca che a se stesso, e resti libero come prima”.
“Ciascuno di noi mette in comune la sua persona ed ogni suo potere sotto la suprema direzione della volontà generale; e noi tutti in corpo consideriamo ogni singolo membro come parte indivisibile del tutto”

Ci era sfuggita –sino a quando qualcuno lo ha fatto notare- una riflessione del dottor Barranca apparsa su un quotidiano di qualche giorno fa a proposito di un manifesto del Pdci su cui, fra la folla, campeggia la scritta “Ognuno di noi da solo non vale nulla”.

(altro…)

Read Full Post »

Quando la libertà d’informazione diventa un optional del Potere
Il Censore

Censura Le trascrizioni delle telefonate di D’Alema seguite quasi a ruota dalle confessioni di Ricucci su Berlusconi hanno fatto gridare da entrambe le parti, e ciascuna per la propria, al complotto. Complotto contro la politica, non i politicanti, si badi bene, e ciascuno per se’ in una nuova “bicamerale antigiornalistica” perché a pagare hanno da essere non coloro che si trovano –per assolutissimi meriti propri- al centro di vicende a dir poco non cristalline; no a pagare devono essere quelli che riferiscono i fatti. (altro…)

Read Full Post »

L’opinione

Segreto di Stato: la coperta buona per tutto

Vincenzo A. Romano

Fa rabbrividire l’impudenza dell’avvocato “Nonsochi” –il nome poco vale di fronte alla generalità degli atteggiamenti-, che spara ad effetto davanti ai teleschermi: “Vale più la giurisdizione o la sicurezza di tutti i cittadini?”.
La nostra, diranno i cittadini stupidi ed egoisti dei quali solo una piccola percentuale saprà il vero significato con cui “Nonsochi” riempie il termine di giurisdizione.

(altro…)

Read Full Post »

Il parere
di Vincenzo A. Romano
Ventidue anni sono trascorsi dal primo G8 (nel 1975 Valéry Giscard d’Estaing riunì 6 “governanti”, per la prima volta a Rambouillet in Francia con lo scopo di affrontare la grande crisi petrolifera), ma non sono stati sufficienti ad insegnare agli Stati occidentali, perché di questo si tratta, che ai fini pratici altro non si tratta che di accodarsi, per i governi minori, alle politiche di due o tre potenze –ora c’è anche la Russia- per lo sfruttamento intensivo degli ultimi fattori e fonti energetici -a scapito dei barbari produttori- per gli eredi della Quadrilateral americana e la Trilateral europea che fino al 1972 circa, riduceva il governo del mondo nelle mani di pochi rappresentanti che vedevano sempre e fra gli altri i Giscard d’Estaing, i Rotschild e gli Agnelli a rappresentare gli interessi –già in via di globalizzazione- del nord europeo ed americano.

 

(altro…)

Read Full Post »

di Vincenzo .A. Romano
Presentiamo oggi per la rubrica “Politica” un articolo di Iacopo Venier comparso sul sito del Parlamentare comunista. Il tema scottante è quello della occupazione oscena dello spazio politico democratico da parte di persone che fanno politica per ragioni diverse dall’impegno ideale che è stato sino a qualche lustro fa la molla che spingeva tanti cittadini al lavoro, dentro un partito, per migliorare la qualità della vita dei propri simili, dei concittadini, dei connazionali, delle masse sofferenti e prive di difesa del mondo.
L’analisi di Venier riguarda questa differenza di guardare alla politica fra il vecchio concetto ed il nuovo professionismo “arruffone” ed “arraffone” in cui il fare politica non è più servizio, al contrario mezzo per scalate sociali, economiche e in ultima analisi per elevare “il proprio” stato sociale a scapito del resto, della massa degli amministrati, governati e/o comunque sottoposti.
(altro…)

Read Full Post »

V.A.R
Sempre più spesso la politica sta allontanando i giovani da se stessa nel senso che “gli atti dei politici ed i comportamenti dei politici” risultano incomprensibili soprattutto alle masse giovanili che rimangono confuse e disorientate mancando di riferimenti sicuri che, al contrario, la nostra generazione aveva avuti oppure si era procurata, alla fine degli anni sessanta, recependo quel movimento che partito proprio dagli Stati Uniti (come dimenticare Joan Baez e Bob Dylan e le loro marce e le loro canzoni per i diritti civili) e attraversato il “maggio Francese” cantato da noi con le parole di De Andrè e le sue musiche (insieme a Nicola Piovani) aveva entusiasmato ed accompagnato parte della nostra giovinezza.
(altro…)

Read Full Post »

Vincenzo A. Romano

Tacito è pieno di esempi di uomini illustri che preferirono la morte al disonore: da Cornelio Merola a Mitridate, la stessa Cleopatra preferì quella soluzione pur di non subire l’onta della sottomissione. Anche Seneca si fece uccidere da uno schiavo (non per viltà, per uso) e non riuscitovi si avvelenò e si immerse in una vasca d’acqua calda. Ci spiega, sempre Tacito, che ai vecchi il sangue defluisce lento e l’immersione ne provocò una dolorosa morte per soffocamento. Da un senatore che condivide le idee di un partito che nei suoi visceri ha “i fasci di Roma”, non ci saremmo attesi -e nemmeno lo pretendiamo- un analogo comportamento, ma almeno ci saremmo aspettati grandi scuse. (altro…)

Read Full Post »

C.P., 10 giugno 2007
da Aprileonline

Doveva essere la kermesse della politica, ma piazza del Popolo è lontana dal cuore dei militanti della sinistra. Così, protagonista della giornata è il faccia a faccia di Giordano e Diliberto con una cinquantina di vicentini venuti a chiedere conto delle promesse fatte un anno fa e non mantenute (altro…)

Read Full Post »

Vincenzo A. Romano
Concordo meglio, per il mio modo di vedere le cose, con il questore di Genova piuttosto che col ministro Chiti che sbraita per telegiornali e radiointerviste sulla “grande minaccia da non sottovalutare” per l’ultima busta inviata al presidente della CEI, che come ex Ordinario Militare pare non abbia fatto una piega, contenente tre pallottole ed un foglio ingiurioso. Su una cosa dissento dal questore. La storia del mitomane. Cerco di spiegare anche il perché di questa mezza idea che da tempo, risalente alle reiterate intemperanze ruiniane, vado maturando con una mezza, ancora mezza, certezza di non essere del tutto fuori strada. (altro…)

Read Full Post »

La fatwa del Vaticano

Ovverosia quando la Chiesa di Cristo insegue censura e vendetta
Vincenzo A. Romano

Andrea Rivera nulla ha detto di diverso di quanto vanno predicando taluni teologi –quelli meno importanti se la cavano mentre i teologi della liberazione rischiano la scomunica- : la Chiesa Apostolica Romana è ferma da duemila anni ha detto Rivera dal palco di piazza san Giovanni e si è attirato l’accusa di “terrorista” che oggi spetta –indefettibilmemte- a tutti coloro che il Potere non sopporta. Rileggiamo cosa si sono detti i due, attingendo i quotidiani a disposizione.
Rivera ha pressappoco affermato: “Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta”. “Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana. E’ giusto così, assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni”. Al che l’Osservatore Romano ha con violenza ribattuto “Anche questo è terrorismo . (altro…)

Read Full Post »

Nel momento in cui i politici sono sotto processo per “privilegio”…

Vincenzo A. Romano

 Non sono più un ragazzino per cui posso permettermi di ricordare i tempi in cui una “donna incinta” faceva i piccoli ricatti amorosi della “voglia”.Si sa che in certe occasioni gli ormoni squassano ogni legge fisico-chimico-clericale per cui se la mogliettina in attesa aveva la voglia di fragole nel bel mezzo di dicembre, tu partivi a razzo per cercare le fragole.A lei bastava questo per sentirsi desiderata e anche se tornavi a mani vuote i suoi ormoni questo vuoto lo riempivano lo stesso.

(altro…)

Read Full Post »

Da Confindustria a Rutelli e fette dei DS
Perchè Romano dà fastidio ai poteri forti?

Vincenzo A. Romano
L’ultima sparata contro il Governo di cui fa parte è del bel tenebroso Rutelli che, dopo avere gigioneggiato l’altra sera a Ballarò, mentre avrebbe dovuto difendere perinde ac cadaver il governo di cui fa parte, non si perita, al contrario, di attaccarlo ogni giorno come nell’uscita fatta ieri contro il provvedimento riguardante gli accertamenti per area di settore, altro passo verso una equità fiscale, lotta all’evasione e possibilità di una conseguente distribuzione del reddito. (altro…)

Read Full Post »

Vincenzo A. Romano
Ufficiali e sottufficiali, piloti e specialisti non sono nuovi, al 31° Stormo di Ciampino, alle attese, lunghe attese, imposte dai nostri pretenziosi politici che si imbarcano per voli di servizio o di Stato. Ma quella del 24 maggio 2007, in cui in qualche patriottica manifestazione “il Piave mormorava” , sembrava fuori luogo perché le autorità erano a bordo, i piloti con caschi e cuffie collegati alla torre di controllo, gli specialisti pronti a togliere i tacchi  dalle ruote, eppure… (altro…)

Read Full Post »

Luciana Littizzetto (repertorio:rischi che si ripetono)

Read Full Post »

di Vincenzo A. Romano
“La Guardia di Finanza è una speciale forza di polizia dello stato italiano. È un Corpo ad ordinamento militare dipendente direttamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, svolge compiti di polizia giudiziaria, polizia tributaria e pubblica sicurezza legati all’ambito economico e finanziario. Concorre con la Polizia di Stato nel controllo delle frontiere. La Guardia di Finanza pur facendo parte delle forze armate dello stato non è inquadrata nel ministero della difesa.”
Sapeva di mentire Gianfranco Fini quando spudoratamente, nei giorni scorsi, reclamava l’intervento di Napolitano, quale comandante delle Forze Armate, sull’ affaire Speciale e vedremo se questo pomeriggio in Senato qualcuno dei suoi cercherà di fare passare in Parlamento una stupidaggine che può essere sparata, ad un popolo bue ed a giornalisti conniventi, per mettere a disagio un Governo che di suo stupidaggini ne fa a iosa. (altro…)

Read Full Post »

Il Censore
Antonio Gramsci. Motto di “Ordine Nuovo” 1919
Accade troppo spesso che il volere fare, la fretta, il desiderio di mettersi in luce e decine di altre motivazioni che sono generalmente dettate da un’alta nobiltà d’animo, perché di questo stiamo parlando, porti a risultati scarsi, deludenti e persino nocivi se l’ organizzazione cui si appartiene ha dietro di se grandi tradizioni di storia, politica e cultura tali da non potere essere messe in discussione da azioni avventate, lavori incompleti, idee espresse con pressapochismo, scarso o nessun controllo delle fonti, ignoranza dei fatti che, riportati de relato vengono esposti con giudizi inconsistenti, sbagliati ed addirittura di facile bersaglio per l’avversario che sa e legge con acutezza e senso critico.
Può accadere, ed è accaduto.
(altro…)

Read Full Post »

Older Posts »