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«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia – capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.



«Ormai siamo in un regno Vaticano»


La situazione interna precipitò nel dicembre dello stesso anno nel Capoluogo.. Una gran numero di soci e operai ormai stanchi si autoconvocò spontaneamente in una delle sedi per esaminare la gravità della situazione. Malgrado la dimostrazione fosse pacifica e composta da fedeli associati l’ Autorità fece schierare gli accoliti più duri per controllare e reprimere quelli che chiedevano, in fondo, solo chiarezza e giustizia. Ma la decisione era presa: «reprimere e metter sotto controllo magari sostituendo i capipopolo con personaggi di più sicura fede realista». La situazione era tragica perché Ulani e Granatieri erano pronti all’attacco con le sciabole sguainate e sarebbe corso molto sangue. Ma come si era giunti a quel punto? Le avvisaglie si erano manifestate circa un anno, o un anno e mezzo prima quando l’Associazione si era ingrandita con nuovi adepti che risultarono subito ansiosi di vivificare il proprio dipartimento che in effetti si ingrandì con apertura di nuovi centri di discussione che si dimostrarono ben presto molto attivi facendo proseliti sul territorio. Continua a leggere »

Ancora sotto inchiesta le “onde elettromagnetiche” che secondo una relazione di P.I. su alcuni studi portati avanti da diversi  ricercatori  sarebbero responsabili di tumori del cavo orale in seguito a un uso prolungato dei telefonini cellulari. A parere di un gruppo di ricercatori inglesi i casi di tumore alla bocca salirebbe di circa il 50% negli utilizzatori del telefonino a raffronto di coloro che non ne hanno mai fatto uso. Naturalmente si tratta di studi parziali in cui la risposta più onesta e del tipo : “non siamo mai riusciti a provare gli effetti negativi dell’elettrosmog sulle persone, ma non possiamo garantire neppure che sia innocuo”. Una documentazione completa, fra le ultime uscite la fornisce Alfonso Maruccia sempre su Punto Informatico.

Cosa fare per prevenire gli abusi

«Il modo migliore per impedire un abuso, quando il genitore o colui che si prende cura non è presente, è quello di fornire ai bambini le conoscenze necessarie a proteggersi. La prevenzione essenziale può essere insegnata senza palare di abuso. I bambini non hanno bisogno di sapere cosa è un abuso e chi sono i pervertiti, che cosa fanno e perché lo fanno». Questo è nel blog diffuso da Psiche e Soma. Ma attenzione, non bisogna dimenticare che il 90% dei casi di abuso nei confronti dei minori avviene in famiglia, e vede nel ruolo di abusante il padre naturale, il patrigno, o più raramente la madre/matrigna. Detto questo: partecipo all’iniziativa promossa dal blog Psiche e Soma , finalizzata a fornire una corretta informazione ai genitori, per prevenire eventuali abusi sui minori. A questo indirizzo si trovano i blog che stanno aderendo all’iniziativa. Comunque diventa una buona lettura anche questa mentre una lettura su Diritto e famiglia può essere opportuna.

SABATO 15 DICEMBRE, ORE 21

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA SUL FUMETTO

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Ancora una volta il cartellone del “Teatro da Camera” della Fabbrica Illuminata si concentra sul “fumetto”. Dopo la mostra della passata edizione dedicata a Davide Fabbri (uno dei migliori disegnatori internazionali, attualmente al lavoro negli Stati Uniti sulla serie originale di Star Wars), oggi è la volta dei fratelli Bruno e Paolo Tremulo, gli autori di “Fisietto“, la maschera che meglio esprime la tipicità cagliaritana, attorniata com’è da una galleria di personaggi, tutti dotati di una peculiare e inimitabile identità, che insieme a Fisietto ne combinano di tutti i colori, in un magma linguistico, uno slang tra italiano e cagliaritano, che testimonia della grande vitalità della lingua sarda. Questa lingua non è solo un mezzo, un significante qualsiasi, ma assurge al ruolo di protagonista sino ad assomigliare ai tipi umani e alla loro miseria.

 alla presenza degli autori Bruno e Paolo Tremulo

dei disegnatori Lorenzo Lepori e Bruno Olivieri

che eseguiranno dal vivo alcuni ritratti dei partecipanti

 

LA MOSTRA RESTERA’ APERTA PER TUTTE LE FESTE DI NATALE .

(per informazioni telefonare alla segreteria della “Fabbrica Illuminata” – tel 070 6848645)

Ha perso la causa una ragazza russa vittima di un hacker che le aveva violato il personal computer catturandone il materiale comprese una serie di foto della giovane. La notizia sta nel fatto che Evghenija aveva messo nel computer una serie di scatti di un “sogno erotico” ad uso che ella credeva “personale” . Poi l’intervento dell’hacker e la diffusione delle pose su internet. A niente è valsa la causa intentata dalla giovane per ottenere la cancellazione del servizio. Il giudice, pare della città siberiana di Krasnojarsk, ha emesso una singolare sentenza. Infischiandosene della privacy violata ha sancito che “dal momento che le foto si trovavano in rete” (a seguito della connessione del computer della ragazza ad un provider) diventavano di dominio pubblico e quindi usabili ad libitum).

Per Hanna

Dedicato ad Hanna

così ?

o così ? 

 

Andrea Ronchi (ora AN) in versione “baffetto”, invece che fare il moderatore in una trasmissione con Moana Pozzi in una tribuna elettorale del 1993, attacca vergognosamente e con una certa maleducazione Moana che allora era candidata a Sindaco di Roma. Internet ci fa testimonianza che il vizietto che Ronchi oggi mostra nelle sue “interruzioni” su Omnibus ha una lunga scuola. Odioso il “disprezzo” che usa nella intervista a Moana. Di Moana Pozzi e della sua morte lo scrittore Brunetto Fantauzzi ha una opinione del tutto particolare della quale ha dato varie testimonianze.

 

Non deve essere piaciuta al governo canadese la convocazione fatta dalla Farnesina all’ambasciatore di quel paese per essere sentito sulla morte dell’italiano Claudio Castagnetta morto il 23 settembre in Canada dopo un trattamento al taser da parte della polizia. Il silenzio delle autorità canadesi era assordante anche dopo l’intervento dell’ ex ministro dell’Immigrazione Joe Volpe e l’insabbiamento era totale. Le polizie nordamericane non sono nuove a questi abusi come abbiamo documentato in un altro post. Qui la vittima era stata uno studente che aveva fatto una domanda scomoda a John Kerry, mentre un’altra ripresa mostrava una violenza gratuita su un automobilista. Ma il Canada è sotto inchiesta anche per un’altra morte dopo l’uso ed abuso di taser sul polacco Dziekanski a Vancouver.

Come documenta Punto informatico sta ora avvenendo una escalation di queste armi elettriche che sparano -indiscriminatamente e ad libitum del poliziotto più ignorante- (vedi intervista) dardi o , adesso, proiettili in grado di dare una scossa da 50.000 volts. Uso indiscriminato fatale per chi si trovi in determinate condizioni di patologie incompatibili a simili trattamenti. L’industria sta sbizzarrendosi su queste armi e ne progetta e produce del tipo “a fucile”, “pistola” e disco volante. Certamente un inno ai diritti umani da parte degli esportatori di democrazia. E ci si divertono pure.

Pagliarini: Morti bianche. Impegni governo diventino concreti
Roma 11 dicembre 2007 Dopo gli spaventosi fatti avvenuti alla Thyssenkrupp nulla dovrà essere più come prima. La piattaforma presentata stamattina dai quattro partiti della ‘sinistra arcobaleno’ risponde all’esigenza di perfezionare e definire urgentemente le misure, previste nel Testo Unico, rinviate ad una delega al governo e rappresenta una risposta concreta alla preoccupazione e alla rabbia esplose ieri a Torino durante il corteo in solidarietà con le famiglie delle vittime. Il Consiglio dei ministri si è assunto un impegno importante a proposito del rapido varo delle norme in materia di sicurezza: ora l’esecutivo deve concretizzare quell’impegno, per ricomporre la frattura con tutti coloro che ogni giorno vanno a lavorare senza sapere se rientreranno sani e salvi a casa la sera.

Palermi: Morti bianche. Responsabili hanno nomi precisi, quelli delle impreseI responsabili degli incidenti e dei morti sul lavoro hanno nomi precisi, quelli delle imprese. Sono loro che non fanno i controlli o non li rispettano; sono loro che mettono precari ed apprendisti a svolgere lavori pericolosi per i quali occorre formazione ed esperienza; sono loro che fanno lavorare gli operai 12 ore al giorno col ricatto di licenziarli. Alla Thyssen è andata così, e così va quotidianamente in migliaia di imprese grandi e piccole. Montezemolo farebbe bene a farsi un esame di coscienza, riunire gli aderenti a Confindustria e cacciare via tutti quelli che non rispettano le norme sulla sicurezza. Non lo fa perché, assieme a tutto il vertice di Confindustria, è complice della strage continua di lavoratori.

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C’era il sospetto che Giulianone non c’entrasse nella censura a Luttazzi. Non si censura un pezzo dopo una settimana che è andato in onda, magari replicato, messo in linea su You-tube e il tutto senza che Ferrara apra bocca. Se di offesa si fosse trattato Giuliano avrebbe scritto righi fiammeggianti sul suo Foglio, avrebbe rintuzzato, sbraitato o sottilmente alluso; invece niente sino alla lettera a La Repubblica. Lettera sorniona dove cita il generale americano in Iraq quasi godendo di essergli paragonato sebbene affogato nella m…. Ferrara, che sappiamo teocon colpito tardivamente sulla strada di Damasco crea una cortina fumogena dalla quale emerge da solo e solo bersaglio del satirico Daniele . Vuole distogliere lo sguardo da quella realtà che ha estromesso il comico. E, per darsi ragione dice di essere d’accordo con le : «dichiarazioni di Antonio Campo Dall’Orto», ma per darci dentro ironizza : «il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall’uso irresponsabile della libertà concordata». A Ferrara non è simpatico chi è “eretico” o “relativista” e mentre assolve, o fa finta di assolvere il povero guitto stanga chi veramente gli dà fastidio: il comportamento di Campo Dall’Orto (e del suo maestro) che ha rimesso in circolazione il blasfemo. Perché di questo si tratta e Luttazzi lo dirà esplicitamente. Coi Fanti si poteva scherzare, ma i Santi bisognava lasciarli in pace e la censura scatta quando Luttazzi va a sfruguliare l’Enciclica. Cosa naturale, eccetto che in Italia, perché “Sin dalla sua nascita, la satira ha avuto fra i propri bersagli preferiti la religione, in particolare gli esponenti pubblici del culto ed il ruolo politico e sociale svolto dalla religione. Documenti storici permettono di fare risalire, in Italia, la satira religiosa al ‘500, come parte della tradizione carnevalesca e popolare, ma sempre ed accuratamente censurata dalle diverse istituzioni “.

Foto da Leonardo madioAveva sedici anni quando Rita Milla quando fu dapprima molestata e poi “abusata” dal prete don Santiago Tamayo e dopo trenta anni la diocesi di Los Angeles la ha dovuta risarcire perché don Santiago la aveva data in pasto ad altri sei compari. La orrenda e triste storia, portata alla conoscenza dei cittadini da una stazione televisiva (CbS) ha risvolti peggiori e drammatici perché la donna è rimasta incinta da uno dei preti il quale, secondo le rivelazioni del legale della donna, voleva mandarla ad abortire nelle filippine. Aborto che il Papa normalmente, nelle sue crociate contro la legge 194 definisce “turpe omicio”. Inutile dilungarsi nei particolari ampiamente forniti dalla stampa, quanto fa indignare è un commento apparso sul forum del sito “Cattolici Romani”. Un “defensor fidei” intervine infierendo sulla donna (alla quale peraltro le prove per l’accusa erano state fornite dallo stesso Tamayo in punto di morte) con una bestiale insinuazione: «Bene, ora che abbiamo scherzato sulla grammatica italiana, si può entrare nel merito dell’articolo? mi sembra piuttosto grave, a meno che non sia una bufala. una che va con 7 preti deve essere un po’… leggerina, mi sa». E questo è ciò che maggiormente indigna.

 

Nel paesino toscano di Anghiari, Miranda e Mariano conducono una vita tranquilla gestendo un banco-frutta e verdura nel mercato locale. Un giorno, però, l’incontro con un affascinate fotografo (G.Garko) propone alla bella Miranda di posare per un calendario porta scompiglio nella coppia perché si tratta di un calendari sexy da realizzare alle Seychelles. Un film dal carattere natalizio, almeno per la data di uscita a metà dicembre, col solito Pieraccioni innamorato che però, in questa occasione viene piantato dalla “moglie bellissima”. Laura Torrisi  ha partecipato ad uno degli ultimi numeri del GF ed il suo fans Club ha organizzato una clip per lei.

 

E’ bellissima , straordinariamente bella e, per il mondo dell’opera, una storia da Cenerentola. Siberiana – è nata a Krasnodar nemmeno trentacinque anni fa – e si è trasferita da giovanissima a San Pietrobugo dove si manteneva lavando i pavimenti del famoso teatro Kirov ( ora Mariinsky che pare faccia le bucce al Bolshoi) con una paga attorno ai dieci euro al mese (300 rubli). Infine un’audizione con il maestro Geirgev e quindi il lancio.

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Una carriera da diva con una bella voce ed un aspetto bellissimo. Trionfa lo scorso anno con la traviata ed a Salisburgo spopola nel ruolo di Anna ne Le nozze di Figaro destando l’invidia di molti stagionati colleghi che supera per foto, autografi ed interviste. Una goduria per il gossip della lirica che non aveva un personaggio di tale attrazione dai tempi della Callas. Fidanzata con il baritono italiano Simone Alberghini, vanta già due biografie (lei dice non autorizzate) ed un programma intenso – anche se taluni dicono debole. «Nella prossima stagione sarò Manon a Los Angeles, La sonnambula a Vienna, Mimì ed Elvira dei Puritani a New York, ancora Manon a Vienna e molti concerti in giro per il mondo» dice, aggiungendo di essere impegnatissima per i prossimi 5 anni, mentre ha già in programma un disco di musiche russe. [@ Hanna]

Anna Netrebko, Libiamo, quartet, Traviata

 

 

Anna Netrebko, traviata : sempre libera

 

 

Puccini -Quando Me’n Vo

 

W.A.Mozart Don Giovanni La ci Darem La Mano

 

 

 

 

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In merito alla destinazione dell’ Enciclica SPE SALVI ci eravamo chiesti, in molti, chi fossero i fedeli laici ai quali papa Ratzinger si riferisse con la emanazione del verbo. Dal momento che l’enciclica è tutto un concentrato di anti modernismo, anti illuminismo, anti scienza, in fin dei conti contro tutto ciò che è laico e relativistico (cioè libero), la domanda non sembrava oziosa. Per questo papa tedesco relativismo è sinonimo di eresia (dal greco hairesis) cioè di pensiero diverso dal dogma. Un articolo ben congegnato, ed in fin dei conti troppo buono (cane non morde cane), di Roberto Cotroneo ci disvela uno – almeno – di questi fedeli laici. E’ il solito Giulianone, Giuliano Ferrara del quale Cotroneo seziona, taglia e ricuce un articolo apparso su “Il foglio”. L’elefantino Ferrara (è buffo solo a pensarsi) scrive un articolo che titola, per odio o astio per gli ex compagni : «Salvati con il preservativo: l’enciclica di Livia». Sono scappato, dopo qualche minuto, dal televisore proprio questa sera quando Giulianone prorompeva col suo 8 e ½ dallo schermo partendo in resta con una discussione sull’ enciclica. Condivido in pieno con l’articolo di Cotroneo, eccetto che nell’ultima parte. Non «Ci consola che Il Foglio è giornale letto da un’élite intellettuale, che conosce Cioran, Ceronetti, e Karl Kraus, e gli aforismi di Oscar Wilde li lascia ai baci Perugina». Ci indigna perché Ferrara è fatto così. Cioè è fatto male. E’ inaccettabile il suo attacco alle donne che pare odiare e che dileggia, basta vedere quelle che gli reggono la pancia nella sua trasmissione pavide e arrendevoli, è inaccettabile il suo: «Poi si lamentano degli stupri, della solitudine, della violenza, dell’indifferenza, queste donne moderne sull’orlo di una crisi di coscienza. La concupiscenza a loro va bene, tutto bene benissimo, e deve essere esercitata al riparo da ogni senso del peccato, parola desueta e insignificante, poco laica». Ferrara ha “l’invidia del pene” o meglio del “preservativo” che forse non è riuscito mai a calzare

 

Nella foto: Ferrara si copre con un fazzoletto per non far uscire tutta la merda che ha in bocca  , me la ha prestata Magari sul tardi

P.I. riprende la notizia, Assoprovider che dà la notizia: «Assoprovider» è lieta di comunicare che il Ministero dell’Interno ha dato parere ufficiale alla procedura di autenticazione tramite sms o carta di credito dell’utente che si connette alle reti di comunicazione elettronica attraverso la tecnologia wireless.

Per autenticarsi, dunque, basterà un SMS o una carta di credito. “L’autorità competente, con le dovute precisazioni – specifica Assoprovider – ha ritenuto che queste soluzioni siano un più che accettabile compromesso fra le esigenze di sicurezza e controllo, e quelle di snellimento della procedura di autenticazione per ridare slancio al mercato Hot Spot”


«Mio caro Marco,
Sono andato stamattina dal mio medico, Ermogene, recentemente rientrato in Villa da un lungo viaggio in Asia». Fra poco più di un mese ricorre il ventennale della morte di Marguerite Yourcenar e la “Minimum Fax” compie una operazione a tutto tondo presentando un’opera di scrittura, di recitazione e di immagini. L’opera uscirà il giorno anniversario – 17 dicembre – e comprenderà la riduzione per il teatro ad opera di Jean Launay delle “Memorie di Adriano” (qui in una lettura completa di 22 puntate a cura della Rai). Nonché il film realizzato sotto la regia di Matteo Raffaelli sullo spettacolo di Giorgio Albertazzi a Villa Adriana a Tivoli.
«L’imperatore si racconta privilegiando il lato umano a quello strettamente politico. L’uomo allora riesce a stupirsi delle stelle, dell’amore per un ragazzo, della meraviglia del teatro e della saggezza che viene dai greci e dalla loro lingua. Il Mediterraneo è la cuna che lo culla finché il vento che lo ha nutrito non lo getta definitivamente a terra a seccare». E di Albertazzi, sulla Yourcenar, presentiamo una breve intervista :

 

Il volume, o strenna natalizia, vista la data di uscita (costa 25 euro) ha le introduzioni di Dario Fo e Maurizio Scaparro ** e presenta anche alcune pagine del copione dello spettacolo realizzato a Roma due anni dopo la morte dell’autrice. Continua a leggere »